Alcuni cittadini di San Fratello avevano denunciato Giuseppe Ricca e Salvatore Sidoti Pinto, ex sindaci del comune montano, perché, a loro dire, si sarebbero resi responsabili del reato di omissione di atti d’ufficio.
Secondo gli accusatori i due sindaci, Ricca in carica sino al Giugno 2008 e poi Sidoti Pinto, fino al 2013, pur avendo ricevuto ripetuti solleciti verbali e scritti ad intervenire per risolvere il gravissimo problema di infiltrazioni d’acqua all’interno delle abitazioni di Via Serpi, tali da comportare un serio pericolo per la salubrità e la stabilità delle stesse, omettevano di intervenire per la individuazione delle cause di tali fenomeni e per la loro eliminazione.
Dinanzi ai Giudici del Tribunale di Patti, composto da Lazzara, presidente, Mandanici e Vona, a latere, sono sfilati numerosissimi testimoni, compresi tutti i denuncianti che hanno confermato le loro accuse. Gli imputati si sono difesi dimostrando di avere fatto tutto il possibile per individuare e risolvere le cause del danno lamentato ed hanno provato di avere messo in atto numerosi interventi che, pur non avendo risolto il problema che a tutt’oggi permane, attestano la sensibilità dei due amministratori che si sono spesi in ogni modo per venire incontro alle difficoltà degli abitanti di quella zona del paese.
Tuttavia il Pubblico Ministero Giorgia Orlando, ha sostenuto la responsabilità penale di Ricca e Sidoti e ne ha chiesto la condanna alla pena di mesi nove di reclusione per il primo, ed un anno ed otto mesi per il secondo. Il Tribunale ha però ritenuto che i due amministratori andassero esenti da colpa per avere fatto tutto il possibile, non potendosi nel caso in esame ipotizzare un indebito rifiuto di un atto d’ufficio. Gli imputati sono stati difesi dagli avv.ti Giuseppe Mancuso e Benedetto Manasseri.