Giunge l’ennesima bocciatura certificata dell’operato di Sottile sindaco e della regia al suo fianco. L’assessorato regionale alle autonomie locali ha infatti invitato l’amministrazione a rivedere la propria condotta riguardo la nomina dei cosiddetti “esperti a titolo gratuito”. “Detta condotta (conferimento di nomina a titolo gratuito) contrasta con il principio che tutela l’interesse pubblico all’equilibrio economico ed al buon andamento della pubblica amministrazione previsto dall’art 97 della Costituzione”, recita la nota a firma del dirigente del dipartimento autonomie locali Filippo Gagliano.
La maglia era stata aperta dal Presidente del consiglio comunale, Antonio Scurria, che aveva inviato una segnalazione all’assessorato regionale chiedendo la verifica delle procedure adottate dall’amministrazione Sottile, colpita da una vera e propria emorragia di nomine. Sottile che diede vita ad una vera e propria squadra parallela conferendo l’incarico ad Andrea Corrao per politiche e servizi sociali e formazione, Massimo Morello esperto per il marketing e sviluppo territoriale, Calogero Sirna per finanza, bilancio e programmazione economica, Salvatore Mezzopane esperto alla comunicazione istituzionale, organizzazione uffici e personale comunale (nomine firmate nel periodo tra 11 e 17 Settembre 2014) oltre a Salvatore Sapienza esperto per l’edilizia popolare e Giovanni Rovito alle politiche comunitarie . Alcuni di questi esperti, a quanto pare, si erano persino segnalati per aspri scontri che sarebbero avvenuti con componenti politiche (consiglieri ed assessori) della stessa coalizione Sottile. Tali nomine, stando a quanto si desume della nota inviata dalla Regione al comune, sarebbero in contrasto con il dispositivo regionale cui lo stesso assessorato enti locali invita l’amministrazione ad attenersi, che prevede la nomina di non più di due esperti a titolo gratuito.
Tra l’altro tali esperti avrebbero anche dovuto produrre una relazione sull’attività condotta, cosa che fin qui, a quanto pare, non risulta sia avvenuta. Particolarmente significativa la contestazione mossa dalla Regione siciliana nel passaggio della nota in cui si evidenzia che la prassi adottata dall’amminstrazione potrebbe persino cagionarle un potenziale pregiudizio facendo scaturire un “serio rischio per l’amministrazione di ricevere istanze di ingiustificato arricchimento da parte degli interessati” .