La sala Giovanni Paolo II stracolma di persone, non meno di 500, ha fatto da cornice al Convegno organizzato dal Comitato “No Pirolisi – No bomasse”, Legambiente Nebrodi e Zero Waste Sicilia per discutere della realizzazione di tre centrali a biomasse nel territorio di Torrenova. La serata si è aperta con le approfondite relazioni di Salvatore Granata, per Legambiente, e del prof. Beniamino Ginatempo, docente universitario ed esponente di Zero Waste Sicilia. Entrambi gli interventi hanno intrecciato temi ambientali e di salute pubblica con i risvolti economici legati alla gestione del territorio ed al ciclo dei rifiuti. Granata si è soffermato sulla esigenza di assicurare la qualità ambientale e culturale del territorio per promuovere un modello di sviluppo che crei benessere e lavoro. Riguardo al trattamento di biomasse ha precisato che questa pratica può essere utile se interviene a chiudere il ciclo di un’azienda agricola; se invece dovrà trattare sottoprodotti esterni è necessario prestare la massima cautela nelle scelte nell’ottica dell’interesse generale. Il prof. Ginatempo ha illustrato con dovizia di dati e riferimenti scientifici la strategia Rifuti Zero mettendo in evidenza i vantaggi ambientali ed economici. “Pensare si possa trasformare la massa in energia senza produrre inquinamento è illusorio – ha affermato. Più o meno ogni trattamento, sia termico che per pirolisi, lascia residui che entrano nella catena alimentare”. Da Pavia, si invece collegato con la sala il dott. Enzo Favoino, esperto di livello internazionale nella gestione dei rifiuti il quale ha spiegato l’utilità per il clima e per la fertilità del suolo la trasformazione in compost dei rifiuti organici biodegradabili. E’ seguito un intenso ed appassionato dibatti che si è protratto fin oltre le 22,30 al quale sono intervenuti tra i molti altri: Giuseppe Musarra, Salvatore Lionetto, Angelo Corpina del Comitato, il sindaco di Capri Leone on. Bernardette Grasso, Sadima Lipari dei Comitato della Valle del Mela, Salvatore Paterniti del meet up Cinque Stelle di Capri Leone. In conclusione, gli organizzatori hanno auspicato l’avvio di confronto serio e sereno col Comune di Torrenova ed hanno annunciato che continueranno a sviluppare iniziative in tutti i Comuni dei Nebrodi per sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione del ciclo dei rifiuti.
Granata si è soffermato sulla esigenza di assicurare la qualità ambientale e culturale del territorio per promuovere un modello di sviluppo che crei benessere e lavoro. Riguardo al trattamento di biomasse ha precisato che questa pratica può essere utile se interviene a chiudere il ciclo di un’azienda agricola; se invece dovrà trattare sottoprodotti esterni è necessario prestare la massima cautela nelle scelte nell’ottica dell’interesse generale. Il prof. Ginatempo ha illustrato con dovizia di dati e riferimenti scientifici la strategia Rifuti Zero mettendo in evidenza i vantaggi ambientali ed economici. “Pensare si possa trasformare la massa in energia senza produrre inquinamento è illusorio – ha affermato. Più o meno ogni trattamento, sia termico che per pirolisi, lascia residui che entrano nella catena alimentare”. Da Pavia, si invece collegato con la sala il dott. Enzo Favoino, esperto di livello internazionale nella gestione dei rifiuti il quale ha spiegato l’utilità per il clima e per la fertilità del suolo la trasformazione in compost dei rifiuti organici biodegradabili. E’ seguito un intenso ed appassionato dibatti che si è protratto fin oltre le 22,30 al quale sono intervenuti tra i molti altri: Giuseppe Musarra, Salvatore Lionetto, Angelo Corpina del Comitato, il sindaco di Capri Leone on. Bernardette Grasso, Sadima Lipari dei Comitato della Valle del Mela, Salvatore Paterniti del meet up Cinque Stelle di Capri Leone. In conclusione, gli organizzatori hanno auspicato l’avvio di confronto serio e sereno col Comune di Torrenova ed hanno annunciato che continueranno a sviluppare iniziative in tutti i Comuni dei Nebrodi per sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione del ciclo dei rifiuti.
