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Vallone posta, fogna a cielo aperto

Odori e liquami invadono a cielo aperto a Sant’Agata Militello. Torrente Posta oggetto del degrado. Non ne possono più i residenti di via Cosenz che si trovano costretti ad assistere, o peggio, a convivere con un’abbondante fuoriuscita di liquami accanto al manufatto che contiene le pompe di sollevamento del collettore fognario.

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Travolti da un odore nauseabondo ciò che si presenta al loro sguardo ha del surreale. Nello spazio interessato fanno bella mostra di sé l’odore è insopportabile, come la presenza di vespe e di altri insetti attirati dai liquami , ovvero liquidi più o meno concentrati destinati allo smaltimento , in sostanza si tratta di vere e proprie matrici liquide che contengono una percentuale variabile di fanghi in sospensione. Colpisce ulteriormente l’attenzione vedere una vera e propria “discarica” a cielo aperto.

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Si tratta dell’ennesima conferma dello stato di totale abbandono in cui versano alcuni dei quartieri santagatesi a partire dalle borgate completamente abbandonate a se stesse. Schiuma bianca e liquami a getto continuo scaricano direttamente a mare, una delle aree marine prese d’assalto in estate dai turisti. Dalle case al mare, insomma. Senza filtri, denunciano molti cittadini santagatesi. Una situazione che mette a rischio l’area perché tutti i liquami delle fogne finiscono direttamente in acqua inquinando tutto intorno. Le acque fognarie, evidentemente non depurate, si riversano in mare. Con tutto quello che ne consegue. Le acque reflue urbane, se non trattate, possono essere estremamente inquinanti. Ancora una volta, situazioni come queste dimostrano con quanta superficialità viene trattata la questione ambientale.

Samanta Pino

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