Nel bel mezzo della stagione estiva, proprio quando sono partiti numerosi servizi, offerti dai privati, per turisti e diportisti che hanno del porto di Sant’Agata Militello il punto di riferimento, ecco che emergono incredibili ed inaccettabili criticità per un paese che si definisce a vocazione turistica, dovute alla “mala gestio” della cosa pubblica. Capita quindi che, mentre gli amministratori si crogiolino con video montaggi (doc) d’elementare fattura per mostrare la presunta operatività e ad insultare la stampa, al porto di Sant’Agata Militello siano rimasti a secco di acqua da oltre 10 giorni. Tutto questo, a quanto pare, a causa di un problema legato alla rete idrica che serve lo scalo. Da ben oltre una settimana, dunque, l’area portuale santagatese si trova priva di un bene primario e indispensabile come l’acqua poiché la rete idrica comunale, che normalmente serve il porto di poche centinaia di litri al giorno, è addirittura fatiscente. Pare che ci siano problemi al gruppo pompe presente al campo sportivo, attraverso le quali confluisce l’acqua al porto mediante un pozzo ubicato nello stesso impianto. Inevitabile il malessere per tutti gli operatori che lavorano al porto per fornire servizi turistici. “Ci occupiamo dei servizi al porto di Sant’Agata Militello dal lontano novembre 2005 – ci dichiara Giuseppe Dominici – amministratore della società Helm che gestisce i servizi charter al porto – e mai si era verificata prima di ora una situazione come questa”.
Come se non bastasse, a creare problemi al regolare svolgimento delle attività portuali è il mancato decoro del piano stradale della banchina del porto. “Non è opportuno che le attività di pesca e diportismo si svolgano in condizioni igieniche poco consone – continua Dominici – non è sicuramente un bel biglietto da visita nei confronti dei turisti che vengono al porto per prendere l ‘aliscafo diretto alle Eolie , né tantomeno per i santagatesi. L’auspicio è che gli addetti a tali lavori si attivino per porre rimedio alla grave situazione in corso e che vengano garantiti pulizia e approvvigionamento idrico , servizi essenziali per le attività portuali”. Stando così le cose, probabilmente, sarebbe più onesto dire che anziché la stampa di regime, a non far avvicinare i turisti a Sant’Agata siano proprio le loro incapacità gestionali.
Samanta Pino