Nuovo “caso” intorno al segretario comunale Roberto Ribaudo. Dopo quello della scorsa estate, sollevato con una mozione dai consiglieri di opposizione Barbuzza e Indriolo, relativo all’adeguamento dello stipendio alla fascia demografica di Sant’Agata e la restituzione delle maggiori somme percepite, per circa 10.000 euro, a seguito dei concordanti pareri del Ministrero degli Interni, della Prefettura di Palermo e del revisore dei conti, scoppia adesso la nuova “grana” dei diritti di rogito e di segreteria. Ad aprire la “querelle” è il Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Scurria, che nei giorni scorsi ha inviato due distinte note ai responsabili dell’area “Gare e Contratti” ed “Economia e Finanze” oltre che al Revisore dei conti, dott. Piero Ferrante, ed al sindaco di Sant’Agata Militello, chiedendo di “valutare la necessità di procedere alla revoca degli atti amministrativi” di liquidazione delle somme versate al segretario comunale a titolo di diritti di rogito e segreteria. Tutto nasce dall’approvazione del decreto legge n. 90 del 24.06.2014 che ha stabilito che i proventi annuali dei diritti di segreteria sono integralmente attribuiti al comune, modificando le precedenti disposizioni di legge che assegnavano una quota di detti proventi al segretario comunale, in misura massima di un terzo dello stipendio. A quanto pare nel comune di Sant’Agata Militello la norma è stata finora disapplicata, con i diritti che hanno continuato ad essere liquidati, seppur in misura minore, fino al limite di un quinto dello stipendio, al segretario comunale. In particolare, con la determinazione del funzionario n. 518 del 29.06.2015, ancora pubblicata all’albo pretorio del pretorio dell’Ente (leggi determina), sono stati liquidati, solo con riferimento al primo trimestre 2015, ben 12.149 euro, di cui 11.903 euro al dott. Roberto Ribaudo e 245 euro al vice segretario, dott. Antonino Bertolino. Per il 2014, parrebbe, invece, che la determina di liquidazione sia stata presentata e poi ritirata dagli uffici comunali e che la stessa ammontasse ad ulteriori 12.000 euro circa. Secondo le nuove disposizioni di legge, recentemente interpretate anche dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, tutte le somme introitate nel corso dell’esercizio sono di competenza del comune, mentre solo nei confronti dei segretari comunali di “fascia C” e nei comuni privi di dirigenza è consentita la corresponsione di una quota dei diritti di rogito e di segreteria.
Lo scenario che si preannuncia, a questo punto, è quello della rapida marcia indietro, della revoca degli atti e della restituzione all’ente delle somme eventualmente ed indebitamente percepite. “Sono intervenuto esclusivamente a tutela degli interessi del comune di Sant’Agata Militello e dei cittadini” – dichiara il presidente Scurria – “In questo caso, la cosa paradossale è che nessuno tra amministratori e funzionari sembra accorgersi di norme e procedure che consentirebbero all’Ente di introitare importanti risorse economiche, salvo poi lamentarsi a ogni piè sospinto della carenza di fondi per l’erogazione dei servizi pubblici o per l’organizzazione delle manifestazioni estive, quando invece è di tutta evidenza che consistenti entrate del bilancio comunale non vengono realizzate”.