Ladri di ceramica denunciati dai Carabinieri di Santo Stefano di Camastra e sequestrati ben 300 oggetti artigianali. Ad insospettire i militari dell’arma, la giustificazione fornita dalla coppia, un trentasettenne, nato negli USA ed una ventisettenne rumena conviventi ed entrambi domiciliati a Palermo, che hanno raccontato di aver trovato quegli oggetti incustoditi e di essersene appropriati. Forse avranno pensato di farne lauto bottino rivendendoli, oppure, solo avranno avuto intenzione di soddisfare un proprio desiderio di possesso, ma, sta di fatto che, i due, alle prime luci del mattina odierna, dopo una notte passata in un B&B di S. Stefano, si sono recati in una rada che accompagna la contrada Petraria, Agro del Comune di Santo Stefano di Camastra , dove, insieme ad una meravigliosa spiaggia, v’è, adiacente, una antica fabbrica di ceramica cui, è, in atto, procedura fallimentare. Là i due – secondo una prima ricostruzione operata dall’Arma stefanese – hanno asportato, approfittando dell’assenza di un efficace presidio, 317 oggetti in ceramica smaltata e decorata . Si tratta di oggetti che riproducono: pesci ( polipi, pesce spada e delfini), saliere, ciotole di vari formati , piatti e sottopentole etc. probabilmente presi da un attiguo capannone che una volta ospitava una delle più importanti realtà ceramistiche dell’area ed ora è relegato al ruolo di un’area dismessa con scarsi presidi perimetrali e facili varchi d’accesso.
Il loro gesto, tuttavia , per quanto furtivo non poteva lasciarli insensibili ad un paesaggio incantevole ed alle acque del mare stefanese, così, ai due conviventi, dopo il furto ( dopo aver caricato gli oggetti sull’auto), è balenata l’idea di approfittare di quegli incantevoli luoghi che, a quell’ora, assumono un fascino esotico. Sentendosi sicuri per il fatto che la zona è ritirata ed incontaminata, decidevano di intrattenersi per bagnarsi. La scelta, seppur felice sotto il profilo umano, non lo è stata sotto il profilo criminale, perché la loro presenza, da lì a poco sarebbe stata notata da una gazzella del Aliquota Radiomobile di Santo Stefano di Camastra. Si tratta del Pronto Intervento della Compagnia di Santo Stefano che, costituita da carabinieri con dotazioni e abbigliamento particolari ( le gazzelle sono per lo più alfa romeo e i carabinieri di quel reparto vestono con stivali alti), al Comando del Maresciallo Capo Piacentino Alfredo , svolgono, fra i molteplici compiti, anche, particolari attività di presidio durante le ore notturne presso le fabbriche e botteghe artigiane di ceramisti (che in zona costituiscono l’attività più importante). In tale contesto di sensibilità verso le attività commerciali, infatti, è maturata il sequestro. La gazzella dei Carabinieri di Santo Stefano decideva di portarsi sulla rada ed accertarsi meglio riguardo quell’insolita presenza e così, scopriva che i due non erano dei semplici innamorati che, approfittando delle prime luci, avevano deciso di fare un bagno, ma, bensì, due predatori di ceramica. Infatti, aperto il cofano della bmw scura dell’uomo, i carabinieri trovavano 317 oggetti di ceramica inseriti in diversi scatoloni di cartone e ben avvolti nella carta per evitarne il danneggiamento. I beni sono stati sottoposto a sequestro e restituiti alla legittima proprietà, mentre i due, dovranno rispondere di furto e ricettazione davanti all’autorità giudiziaria di Patti.