Il tribunale di Messina ha concesso gli arresti domiciliari al deputato del Pd, ed ex sindaco, Francantonio Genovese, accusato di associazione a delinquere, truffa e frode fiscale nell’inchiesta sui “Corsi d’oro” di formazione professionale. Genovese era tornato a Gazzi lo scorso 15 Gennaio, dopo l’arresto del Maggio 2014 e la concessione dei domiciliari dopo 6 giorni. Decisiva, per il ritorno in carcere di Genovese, la pronuncia della Corte di Cassazione, che confermò la sentenza d’appello di revoca del provvedimento del Gip di concessione dei domiciliari. Negli ultimi sei mesi il tribunale della libertà aveva più volte respinto l’istanza di scarcerazione avanzata dal legale di fiducia di Genovese, Nino Favazzo. A disporre adesso il ritorno ai domiciliari dell’ex sindaco è stato il tribunale di Messina in sessione “feriale”, ossia sostitutiva del collegio titolare. “Un provvedimento,quello del tribunale, con cui vengono applicati incontrovertibili principi di diritto ed è stato compiuto un primo, significativo passo per porre fine ad una situazione di palese ingiustizia. L’unico mio rammarico è che la attenuazione del regime carcerario nei confronti di Francantonio a Genovese giunge con almeno sei mesi di ritardo”, commenta il legale del deputato, l’avvocato Nino Favazzo. Per Genovese c’è comunque il divieto di comunicare con l’esterno e con persone diverse dai familiari conviventi.