L’ingegnere Basilio Ridolfo mette dunque a segno un nuovo punto nella partita verso l’avvio del cantiere per l’ultimazione del Porto di Sant’Agata Militello. Costretto a navigare “da solo” in acque tempestose, quando non addirittura “avverse”, il Rup che spesso e volentieri è stato seriamente in procinto di “abbandonare la nave”, non ultimo lo scorso Luglio, alla fine l’ha spuntata, pubblicando la determina attraverso cui si effettua una ricognizione e rimodulazione delle somme a disposizione dell’amministrazione nel quadro economico del progetto.
Nonostante i comunicati ufficiali, note che in realtà qualcuno si è poi limitato a “firmare”, mostrando persino toni moderatamente entusiasti, l’aria che continua tirare a Palazzo sembra essere inspiegabilmente sempre pesante attorno all’opera pubblica “madre” per Sant’Agata Militello, una pesantezza che, incredibilmente, pare sia direttamente proporzionale ai passi avanti, tra summit e riunioni dell’ultima ora.
Intanto le cronache di stampa ci riferiscono, dicevamo, della determina di rimodulazione del quadro economico delle somme. Leggiamo si tratti di 5.790.000 euro, distribuite in vari voci di spesa.
La voce più importante, come riferito nello stesso comunicato “firmato” dal sindaco, è quella che permetterà l’espletamento delle due gare d’appalto per l’affidamento del servizio di verifica del progetto e l’individuazione della figura esterna a cui affidare la direzione e la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori. Esperite queste due gare, per cui a giorni dovrebbe partire il bando, si potrà davvero pensare di essere giunti al rush finale per l’avvio del cantiere. La validazione del progetto da parte dell’organismo accreditato, consentirebbe infatti al Rup di certificare l’elaborato esecutivo e procedere alla consegna del cantiere.
Sulla questione interviene anche il presidente del consiglio comunale, Antonio Scurria: “Si prende atto del prosieguo dell’iter burocratico, già portato a conoscenza della Conferenza dei Capigruppo appositamente riunitasi qualche mese addietro – dichiara Scurria – . Oggi non può che auspicarsi un rapido avvio del cantiere anche se nessuno potrà recuperare oltre due anni di incomprensibile inerzia ed immobilismo. Ma forse il problema principale del Porto è stato rappresentato dal fatto che non c’erano problemi, con buona pace di chi in questi anni ha sperato o cercato il contrario!”
L’ingegnere Ridolfo sembra dunque deciso a procedere spedito… nella speranza, per Sant’Agata, che continui a superare indenne summit ed altre insidie nel “mare tempestoso”.