A questo punto verrebbe proprio la tentazione di chiedere in prestito il “pallottoliere” con cui altri si sono avventurati in fantasiosi conteggi di presenze per capire quale sarebbe il responso, ma preferiamo lasciare agli altri di cui sopra gli esercizi di aritmetica creativa. Quello che preferiamo raccontare è, ancora una volta, del successo di una festa che, anche quest’anno, è riuscita a calamitare l’attenzione dei visitatori e della cittadinanza e, pazienza se al 30 di Agosto il grosso dei “turisti” è ormai già andato, il pienone c’è stato lo stesso. Anche stavolta dunque la festa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù di Torrecandele è stata più che una semplice festa di contrada. Tre giorni in cui si sono coniugati, com’è giusto che sia, fede e tradizione, devozione ed allegria-, momenti religiosi e festa. La sfilata della fanfara dei bersaglieri di Trapani e la sagra della granita avevano fatto da apri pista per il clou di Domenica. Nel pomeriggio la processione, sentitissima e partecipatissima come sempre, la Santa Messa e quindi l’atteso momento di spettacolo.
Come dodici mesi fa fu per Fasuto Leali, anche quest’anno la piazzetta di Torrecandele ha raccolto la marea di persone per assistere al concerto di Ron. E Rosalino Cellamare on ha tradito le attese, ha incantato la platea con la dolcezza della sua musica, la raffinatezza delle sue note, la passione nei testi. Una serata culminata con i fuochi pirotecnici che hanno mandato in archivio la festa di Torrecandele e l’ennesimo successo del laborioso comitato organizzatore, capitanato dalla Pro Loco di Pippo Natoli, sorretto dalla passione dei residenti e di tantissimi sostenitori santagatesi. L’ennesimo esempio di come buona volontà, saggezza e competenza siano le doti più importanti per mettere su qualcosa di piacevole e non necessariamente da prosciugare il portafogli. L’ennesima dimostrazione di come le feste popolari, quelle che nelle contrade ed in ogni angolo del paese, rimangano orgogliosamente e, con grandi sacrifici degli organizzatori, sempre floride nella Sant’Agata delle estati sempre più spente.
Ma quella dei bilanci estivi e tutta un’altra pagina per cui ci sarà tempo e modo… Sotto la fotogallery della festa
Quello che preferiamo raccontare è, ancora una volta, del successo di una festa che, anche quest’anno, è riuscita a calamitare l’attenzione dei visitatori e della cittadinanza e, pazienza se al 30 di Agosto il grosso dei “turisti” è ormai già andato, il pienone c’è stato lo stesso. Anche stavolta dunque la festa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù di Torrecandele è stata più che una semplice festa di contrada. Tre giorni in cui si sono coniugati, com’è giusto che sia, fede e tradizione, devozione ed allegria-, momenti religiosi e festa. La sfilata della fanfara dei bersaglieri di Trapani e la sagra della granita avevano fatto da apri pista per il clou di Domenica. Nel pomeriggio la processione, sentitissima e partecipatissima come sempre, la Santa Messa e quindi l’atteso momento di spettacolo.
Come dodici mesi fa fu per Fasuto Leali, anche quest’anno la piazzetta di Torrecandele ha raccolto la marea di persone per assistere al concerto di Ron. E Rosalino Cellamare on ha tradito le attese, ha incantato la platea con la dolcezza della sua musica, la raffinatezza delle sue note, la passione nei testi. Una serata culminata con i fuochi pirotecnici che hanno mandato in archivio la festa di Torrecandele e l’ennesimo successo del laborioso comitato organizzatore, capitanato dalla Pro Loco di Pippo Natoli, sorretto dalla passione dei residenti e di tantissimi sostenitori santagatesi. L’ennesimo esempio di come buona volontà, saggezza e competenza siano le doti più importanti per mettere su qualcosa di piacevole e non necessariamente da prosciugare il portafogli.
L’ennesima dimostrazione di come le feste popolari, quelle che nelle contrade ed in ogni angolo del paese, rimangano orgogliosamente e, con grandi sacrifici degli organizzatori, sempre floride nella Sant’Agata delle estati sempre più spente.
