Ha davvero stracciato ogni record l’amministrazione di Sant’Agata Militello. In quasi due anni e mezzo la “gioiosa macchina” guidata dall’ “arbitro” Sottile è riuscita ad incenerire 24 milioni di fondi destinati ad opere pubbliche. Loro accampano scuse, si rifugiano sotto coperte di Linus, scrivono esposti, comiziano per strada e sui palchi, annunciano persino azioni di protesta, cercano di nascondersi dietro un dito. La realtà, però, è sin troppo evidente ed imbarazzante. La scomparsa di 1 milione 437 mila 494 euro per la riqualificazione del campo “Fresina” è solo l’ultima beffa.
Un decreto, al netto della rimodulazione della graduatoria del 2014, cui nessuno a Palazzo Crispi ha pensato di dare seguito per oltre un anno. O forse, chissà, ci hanno pensato ma qualche “ostacolo” si è rivelato insormontabile. Fatto sta che avessero fatto partire la gara o avessero comunque portato avanti il procedimento con atti vincolanti, quel progetto per il “Fresina” oggi sarebbe salvo, rientrando in una delle fattispecie (leggi articolo in archivio) che la Regione (governata da quel Crocetta che guarda un po’ è uno dei loro maggiori sponsor) ha dovuto salvaguardare con i Pac che Roma vuole indietro non per capriccio ma perchè la Sicilia non è stata capace di spendere e l’Europa ne chiede conto. Il progetto dello stadio comunale santagatese si è però arenato in (chissà quali?) scogli troppo alti.
La perdita di quei soldi non fa che aggravare il pesantissimo conto che Sant’Agata sta pagando. Senza troppo faticare nelle ricerche storiche, infatti, si ricordano a memoria i fondi persi per la spiaggia attrezzata (1 milione di euro), per la riqualificazione del lungomare ed aree adiacenti al Castello Gallego, (940.000 euro), quelli per la riqualificazione urbana del “Chianu Rizzu” (1.720.000 pubblici oltre l’imponente quota oltre 8 milioni di onere privato), gli 11 milioni per il Porto Hub (anche questi fatti sparire dall’amico Crocetta). Un rapido conteggio “alla femminina” parla di circa 24 MILIONI di euro persi! E come dimenticare le altre opportunità svanite. La mancata presentazione di progetti per i bandi del Gac, per i fondi destinati alle scuole, per quelli del Paes (Piano d’Azione Energia Sostenibile). Non c’è che dire… una vera e propria impresa da Guinness dei primati!
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