“Non rientra fra i poteri del presidente del Consiglio Comunale una compressione di termini che sono previsti sia dalla legge che dal regolamento di contabilità”. E’ secca la risposta del presidente del civico consesso Antonio Scurria alla proposta del sindaco Sottile che nei giorni scorsi aveva chiesto che i consiglieri rinunciassero ai 10 giorni di tempo per gli emendamenti al bilancio per giungere all’approvazione in consiglio prima della fine del 2015. “La bizzarra trovata del sindaco Sottile – prosegue Scurria – alla cui azione amministrativa sono unicamente riconducili i lunghissimi ritardi sino ad ora accumulatisi, non può trovare accoglimento, in quanto i tempi per la presentazione degli emendamenti allo schema di bilancio da parte dei consiglieri non sono nella disponibilità né del presidente del Consiglio Comunale nè della conferenza dei capigruppo ed ogni atto in tal senso potrebbe configurare ipotesi di abuso d’ufficio”.
Sulla questione della tempistica relativa alla possibilità di presentazione degli emendamenti al bilancio, tra l’altro, viene fuori che nel 2010 fu proprio il consigliere allora d’opposizione Udc Calogerino Maniaci, oggi perno del gruppo consiliare in appoggio all’amministrazione Sottile, a proporre, vista la complessità dell’argomento di bilancio, che ai consiglieri venissero dati proprio 10 giorni di tempo invece che i 5 previsti dal regolamento.
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PoliticaBilancio ed emendamenti. Scurria: “Bizzarra trovata del sindaco”. E quella delibera del 2010…
Redazione18 Dicembre 2015001.6kShare