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Giudice di pace, ennesimo pasticcio dell’amministrazione? Accolta l’istanza cautelare della Zingales

Ennesimo pasticcio dell’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello nella contorta vicenda legata alla riapertura del giudice di pace ed al personale da assegnare ? Parrebbe di sì, o quantomeno, sarà chiarito tutto nel corso dell’udienza di merito, ancora da fissare, al Tribunale del lavoro. Intanto quel che è certo è che il giudice della sezione lavoro del Tribunale di Patti, Serena Andaloro, ha accolto la domanda cautelare chiesta dalla funzionaria comunale Pierina Zingales Botta relativamente al diritto di essere ammessa con riserva alla partecipazione al tirocinio formativo avviato per la collocazione del personale comunale presso l’ufficio giudiziario del Giudice di Pace di Sant’Agata di Militello. Una vicenda, quella dell’ufficio del Giudice di Pace santagatese, costellata da imprecisione ed errori da parte dell’amministrazione che avevano persino determinato una prima esclusione  della sede santagatese (poi sanata grazie ad un emendamento del parlamento) dall’elenco di quelle mantenute in vita dal Ministero della Giustizia a causa del mancato rispetto degli adempimenti previsti in carico alle amministrazioni comunali, tra cui anche quella relativa alla dotazione di personale da distaccare per il funzionamento dell’ufficio giudiziario. Lo scorso Novbembre, quindi, l’architetto Pierina Zingales, rimasta esclusa dalle  nomine dei capi area, si era rivolta al giudice del lavoro, rappresentata dagli avocati Silvia Cicirello ed Antonella Piscitello, per la dichiarazione di illegittima e conseguente invalidazione della procedura selettiva che ha condotto all’esclusione della stessa funzionaria dall’assegnazione al locale ufficio del giudice di pace.
zingalesLa Zingales aveva presentato istanza per essere assegnata a quella sede, nell’organico destinato dal comune in mobilità interna, nel posto destinato alla categoria D ma la sua richiesta fu esclusa. Di fronte al giudice del lavoro, l’amministrazione Sottile, rappresentata dall’avvocato Rosario Ventimiglia ha quindi sollevato alcune eccezioni d’infondatezza del ricorso della Zingales, ritenute però inammissibili dal giudice del lavoro che ha quindi evidenziato una serie di irregolarità dell’amministrazione comunale.  “Sono stati assegnati, ai dipendenti istanti, i posti disponibili presso il locale Ufficio del Giudice di Pace senza, tuttavia, motivare adeguatamente in ordine ai criteri di scelta e di preferenza adottati – scrive il Giudice del Lavoro – e non è stata, inoltre, redatta una graduatoria tra i quattro dipendenti che hanno presentato istanza per il medesimo posto di funzionario giudiziario categoria D”.  Inoltre, l’assegnazione, da parte degli Enti Locali, del personale a posti da ricoprire, deve essere motivata ed espressamente giustificata anche con riferimento ad una valutazione comparativa dei curricula degli aspiranti che non è stata fatta dal Comune di Sant’Agata nel caso delle istanze presentate, né è stata graduata la posizione in base a punteggi predeterminati. L’ordinanza del giudice del lavoro di accoglimento dell’istanza cautelare, viene specificato, è quindi  volta a garantire l’ammissione della Zingales al tirocinio formativo avviato per la collocazione del personale
comunale presso l’ufficio giudiziario ma non pregiudica l’apertura dell’ufficio del giudice di pace, in quanto “non si pone la necessità di sostituire la ricorrente con gli altri dipendenti già assegnati, ma di ammetterla in aggiunta agli stessi”.

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