Non corre pericolo di chiusura il punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata Militello. La rassicurazione arriva dal Senatore del Nuovo Centro Destra Bruno Mancuso, dopo la recente soppressione, alla scadenza del 31 Dicembre, di alcuni punti nascita in Sicilia che non raggiungono i 500 parti l’anno, provvedimento che ha scatenato non poche polemiche. La rassicurazione di Mancuso giunge dopo un confronto avuto
direttamente con il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
“La soglia minima di 500 parti l’anno – precisa Mancuso – è un valore solo indicativo e pertanto non può essere considerato il criterio unico o inflessibile per stabilire la chiusura di un reparto che, nel caso di Sant’Agata, garantisce un servizio essenziale in un territorio difficile come
quello dei Nebrodi. Il mantenimento del punto nascita dell’Ospedale di Sant’Agata Militello – chiarisce dunque Mancuso – è legato non solo ai numeri, che si
avvicinano comunque ogni anno alla soglia minima prevista di 500 parti,
ma ad altri parametri che devono essere tenuti in considerazione quali la
marginalità geografica, l’ampia fetta di territorio di riferimento, la difficoltà di collegamento con i centri montani che gravitano sul nosocomio santagatese e non ultimo, la competenza e la professionalità dimostrata negli anni da parte del personale medico e parasanitario”. Nel confronto con il Ministro Lorenzin è dunque emerso come i
parametri del presidio di Sant’Agata Militello siano in linea con i criteri
stabiliti dal “Comitato percorso nascite nazionale” che indicano in modo
inequivocabile la strada da seguire. “Il punto nascita santagatese – conclude Mancuso – ha pertanto i requisiti essenziali e previsti dalle norme per garantire un adeguato
supporto alla donna in caso di situazioni di emergenza che dovessero presentarsi in corso di pre-parto, travaglio, parto e post-parto”.
Politica
Punti nascita, Mancuso incontra il ministro: “Nessun pericolo per Sant’Agata”
Redazione6 Gennaio 2016002.4kShare