I residenti della via Magenta di Sant’Agata Militello esasperati dalla continua fuoriuscita d’acqua dai 4 tombini presenti nella strada interessata hanno deciso di costituirsi in comitato per segnalare il disservizio, che perdura dallo scorso dicembre. Le 6 famiglie interessate sono rappresentate dai portavoce Marco Melis e Biagio Vulcano. Non una sterile polemica, nonostante le reiterate richieste d’intervento, ma una documentata segnalazione agli organi competenti affinchè si risolva definitivamente il problema. Melis e Vulcano riferiscono del traboccamento di ingenti quantità d’acqua sia di giorno che di notte dai tombini presenti nell’intera via, con l’aggravarsi del fenomeno nell’orario di erogazione dell’acqua dall’acquedotto comunale, con notevole spreco trattandosi di acqua pubblica. Il “fiume” così determinatosi , il quale giunge sino alla porta delle loro abitazioni e che continuerebbe il suo corso fino alla centralissima piazza Vittorio Emanuele, se non incontrasse il chiusino di via Pace, crea non pochi disagi. “Non essendo tecnici- ribadiscono i portavoce- non riusciamo a spiegare con esattezza le cause, ma ipotizziamo o la presenza di una falla nella tubazione della condotta idrica comunale o che i pozzetti fognari siano otturati ed in tal modo non potendo contenere la pressione dell’acqua, questa sgorghi in superficie. Ciò crea fastidio e nocumento a noi residenti ed a tutti i frequentatori abituali della via,veramente numerosissimi in quanto nella limitrofa piazzetta Don Bosco si erigono ben 2 strutture scolastiche: l’istituto Zito e la scuola media ed elementare Marconi. Inoltre sempre nelle vicinanze è presente un noto bar ritrovo. La continua fuoriuscita d’acqua determina altresì la formazione di muschio maleodorante e precarie condizioni igieniche. Più volte persone sono scivolate per terra, per fortuna senza gravi conseguenze”.
Melis e Vulcano riferiscono del traboccamento di ingenti quantità d’acqua sia di giorno che di notte dai tombini presenti nell’intera via, con l’aggravarsi del fenomeno nell’orario di erogazione dell’acqua dall’acquedotto comunale, con notevole spreco trattandosi di acqua pubblica. Il “fiume” così determinatosi , il quale giunge sino alla porta delle loro abitazioni e che continuerebbe il suo corso fino alla centralissima piazza Vittorio Emanuele, se non incontrasse il chiusino di via Pace, crea non pochi disagi. “Non essendo tecnici- ribadiscono i portavoce- non riusciamo a spiegare con esattezza le cause, ma ipotizziamo o la presenza di una falla nella tubazione della condotta idrica comunale o che i pozzetti fognari siano otturati ed in tal modo non potendo contenere la pressione dell’acqua, questa sgorghi in superficie. Ciò crea fastidio e nocumento a noi residenti ed a tutti i frequentatori abituali della via,veramente numerosissimi in quanto nella limitrofa piazzetta Don Bosco si erigono ben 2 strutture scolastiche: l’istituto Zito e la scuola media ed elementare Marconi. Inoltre sempre nelle vicinanze è presente un noto bar ritrovo. La continua fuoriuscita d’acqua determina altresì la formazione di muschio maleodorante e precarie condizioni igieniche. Più volte persone sono scivolate per terra, per fortuna senza gravi conseguenze”.
