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Aree interne, la convenzione errata. Mercoledì le modifiche in consiglio

Sarà discussa in via d’urgenza Mercoledì in consiglio comunale a Sant’Agata Militello la bozza di convenzione per i 21 Comuni aderenti al consorzio “Aree interne” per la gestione dei fondi comunitari per le zone svantaggiate. La conferenza dei capigruppo tenutasi la scorsa settimana ha infatti rilevato importanti criticità ed errori nello schema che il sindaco Sottile aveva presentato. I comuni inseriti nelle cosiddette aree interne devono, infatti, provvedere a  soddisfare il pre-requisito generale sulla gestione in comune di servizi
locali e, pertanto, lo strumento individuato per la gestione unitaria di detti servizi è una convenzione, stipulata secondo le prescrizioni di cui al’art. 30 del Testo Unico degli Enti Locali (D. Lgs. n. 267/2000). I servizi scelti per la gestione unitaria sono il catasto ed l’attività di  protezione civile.  Alla conferenza dei capigruppo,  erano presenti i capigruppo Barbuzza, Gumina, Befumo e D’Angelo per l’opposizione consiliare ed il solo Maniaci per il gruppi a sostegno del sindaco. La conferenza dei capigruppo è stata alquanto critica relativamente ad alcuni aspetti contenuti nello schema di convenzione che dovrà essere
approvato da tutti i consigli comunali dei comuni aderenti. In particolare, i consiglieri Befumo e Barbuzza hanno richiesto che per il costituendo Ufficio Unico venga utilizzato esclusivamente personale interno, così come previsto per legge, stralciando la possibilità di ricorrere a professionisti esterni che potrebbero comportare spese a carico dei bilanci comunali.  Inoltre, il consigliere Elisa Gumina ha richiesto di prevedere, sin dalla
fase di stipula della convenzione, la ripartizione delle spese per ogni singolo comune. Altre criticità sono state sollevate dal consigliere Calogero Maniaci che ha esternato parecchie perplessità in ordine alla gestione del servizio di protezione civile, già gestito in forma associata dai comuni di Sant’Agata, Capo d’Orlando, Torrenova, San Fratello, Caronia e
Santo Stefano di Camastra per il tramite dell’Unione dei Nebrodi. Anche il
presidente del Consiglio Comunale ha manifestato dubbi in ordine alla legitimità della proposta, così come formulata, rilevando, altresì, la tardività con la quale la bozza è stata portata a conoscenza del Consiglio. Il segretario comunale Ribaudo, presente alla riunione ha espresso il parere  che eventuali soggetti esterni potranno essere nominati solo in carenza di  personale interno e che modifiche alla convenzione potrebbero essere
apportate in un prossimo futuro. La conferenza del 5 febbraio si è chiusa con la decisione di trasmettere al sindaco le modifiche alla proposta, secondo quanto emerso nella riunione dei capigruppo anche se, però, nessuna di queste è stata recepita dallo stesso sindaco che ha trasmesso la proposta nella sua originale formulazione. Anche i revisori dei conti, chiamati ad esprimere il parere sulla proposta, hanno rilevato le criticità relative al
personale esterno e alla sovrapposizione dei servizi sovra comunali di protezione civile con l’attività dell’Unione dei Nebrodi. Adesso appare più che probabile la presentazione in aula di diversi emendamenti modificativi della convenzione che, poi, dovranno essere approvati eventualmente anche dagli altri 20 comuni.

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