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Ragazza minacciata dai cani. Riesplode la polemica sul randagismo

E’ successo a Sant’Agata Militello, in contrada Cavarretta. Una 25enne avvocato ha rischiato di essere azzannata da un branco di 6 cani inferociti, che ormai da mesi albergano stabilmente nella zona distante dal centro abitato solo alcuni chilometri. Era uscita per una passeggiata in bicicletta, ma in prossimità della sua abitazione i cani ringhianti le sono andati incontro per aggredirla. La giovane impaurita è riuscita ad evitare l’attacco solo grazie al tempestivo intervento di un venditore ambulante di frutta e verdura, il quale durante il consueto giro è stato richiamato dalle urla della ragazza e l’ha soccorsa facendole da scudo col proprio corpo e scortandola sino a casa. Solo un grande spavento, ma l’accaduto avrebbe potuto avere un epilogo drammatico. Timore commisto a rabbia, perché sono ormai numerose le segnalazioni dei residenti della zona allo scopo di arginare il fenomeno dei randagi, che ormai da mesi turbano la loro quiete. Sin da ottobre, infatti, le 6 famiglie proprietarie delle villette ubicate nella zona residenziale temendo per la propria incolumità fisica  avevano denunciato alla polizia municipale ed al sindaco la presenza degli animali, tra i quali 5 sono esemplari di taglia media ed uno di razza pastore lupo, ma senza esito positivo. In questi mesi i randagi si sono introdotti  più volte all’interno di alcune ville ed aggredito gli animali domestici dei residenti,tanto che quest’ultimi sono stati costretti a rafforzare le recinzioni per impedirne le incursioni.
Gli abitanti non sono soltanto esasperati dai loro continui latrati, ma temono anche  di essere attaccati poiché  alcuni di loro, sono stati ripetutamente inseguiti dagli animali ringhianti, specialmente sul calar della sera. I bambini della frazione non possono giocare liberamente, perché terrorizzati dalla presenza costante dei randagi. La vicenda di Alessia si aggiunge al lungo elenco di episodi sgradevoli e pericolosi cagionati dalla loro permanenza nella zona. Si lamentano inoltre disagi igienico sanitari causati dalla dispersione del pattume operata dalle bestie. Per ovviare all’inconveniente le famiglie sono state costrette ad appendere i sacchetti dei rifiuti nella parte alta dei cancelli e delle recinzioni.  Un analogo fenomeno di randagismo era stato già denunciato dagli abitanti delle vie Puglie, Piemonte , Albanova e zone limitrofe, lo scorso mese di Settembre. Tentando di sollecitare l’intervento dell’amministrazione comunale, un esasperato comitato spontaneo di cittadini residenti nelle zone interessate aveva sottoscritto una petizione popolare per avviare i dovuti controlli e sistemare i cani in strutture adeguate.

FRANCESCA ALASCIA

 

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