Qualcuno si era sarcasticamente stupito del fatto che continuassimo a “preoccuparci” delle condizioni del lungomare abbandonato, in preda alla sua frana dal Ottobre 2014 e sempre più danneggiato, giorno dopo giorno. Qualche altro, ai limiti del burlesco, aveva invece preferito, incredibilmente, scomodare i ghiacciai, il surriscaldamento dei pianeti e non si sa quale altra fantastica teoria. Asserivano che le previsioni fatte (scaramanticamente) da alcuni residenti in prossimità del lungomare , di Sant’Agata Militello , erano degne dei più irriducibili pessimisti, e di gufi che non apprezzano il lavoro fatto per il proprio paese, e che di quel paese ne volevano dipingere sempre i lati più negativi. Questa mattina , dopo l’ennesima mareggiata e l’ennesimo grave danno arrecato al nostro lungomare, ci chiediamo se quei gufi forse non ne sapessero più di decantati conoscitori della cosa pubblica che praticano da un anno e poco più, per quanto concerne il lungomare , inerzia ed immobilismo .
Oggi il peggioramento riguarda la già presente spaccatura che si estende fin quasi davanti la caserma dei Carabinieri , dove la potenza del mare ha, inoltre, inclinato un palo della illuminazione pubblica, rimosso totalmente dagli operai delle ditte incaricate, presenti sul posto insieme agli agenti della polizia locale. A peggiorare, mostrando un’evidente spaccatura anche la sede stradale, palesemente lacerata anche sul lato del lungomare che conduce verso la statua di Padre Pio, a ridosso del marciapiede crollato mettendo in serio pericolo la stabilità dell’intera banchina e della strada stessa. E se fino all’altro giorno si aspettavano gli auspicati 1 milione e 600 mila euro , necessari per ripristinare il lungomare, se continua cosi il danno peggiorerà ulteriormente , le frane aumenteranno e del lungomare non rimarrà nulla che un ammasso di macerie. Quelle stesse macerie visibili a tutti per diciassette mesi dal 23 Ottobre 2014 ad oggi, 3 marzo 2016.
“E’ veramente infelice vedere lo stato di degrado cui versa il nostro lungomare, un gioiello di cui vantarsi per tutti noi santagatesi. Oggi, invece , uno spettacolo triste e disastroso. Un lungomare nuovamente crollato e danneggiato dal’ennesima mareggiata -afferma un passante che assisteva al lavoro degli operai mentre rimuovevano il palo della luce – un’altra voragine materiale e amministrativa da colmare, per la cui responsabilità, le colpe sono equamente distribuite senza far torto a nessuno”.
“Presunti luminari di settore che sono intervenuti in modo spicciolo e sommario, con effetti scadenti che costeranno altri soldi ai contribuenti”., sono invece altre parole raccolte da chi vive nella zona.
Samanta Pino