Sventato il furto di oltre 400kg di rame all’interno del cimitero di Acquedolci. Lunedì notte i ladri si sono introdotti all’interno del sepolcreto tranciando la recinzione esterna ed approfittando della presenza di scale poste in prossimità di numerose tombe le avrebbero utilizzate per raggiungere i tetti delle cappelle dai quali staccare le lastre di rame. Sono riusciti ad asportare una parte notevole del rivestimento di copertura del grande plesso centrale ubicato nella zona antica del cimitero di contrada Piano Telegrafo, unitamente alle armature di rame di alcune gentilizie, grondaie e vasi. Il lavoro certosino dei malviventi ha consentito loro di raccogliere ed accantonare in un angolo del cimitero centinaia di kg di rame. Sarebbero riusciti a trafugare l’intera refurtiva se non fossero stati disturbati dall’arrivo di una pattuglia dei carabinieri della locale stazione coordinati dal maresciallo Salvatore Porracciolo, nell’espletamento del servizio di perlustrazione notturna del territorio. All’interno del luogo sacro è stato rinvenuto dalle forze dell’ordine il quantitativo di rame asportato dalle cappelle ed ammontante a ben 400 kg, nessun danneggiamento o furto di arredi e suppellettili è stato messo a segno all’interno della chiesa cimiteriale, che è stata comunque chiusa a titolo precauzionale. Negli ultimi tempi l’aumento del valore del rame, presente in grondaie, tetti e tombe ha determinato il proliferare di furti del materiale in diverse zone del comprensorio. I carabinieri capitanati dal maresciallo Porracciolo hanno avviato un’indagine per tentato furto e danneggiamenti e stanno battendo diverse piste sulla base dei rilevamenti effettuati all’interno del cimitero.
Francesca Alascia