Oggi a “Talenti Cercasi”… Maria Sole Caldiero, stimata cantante santagatese. Maria Sole, o Sole come molti la chiamano, è molto conosciuta a Sant’Agata come nei paesi limitrofi e non solo; ricordiamo soltanto la sua partecipazione con il “Freres Sextet” al DOC NIGHT LIVE di Radio Doc, a Capo d’Orlando, lo scorso 25 febbraio.
Ciao Sole! Parlaci di te.
E’ fin troppo difficile parlare di sé, si rischia sempre di cadere nei luoghi comuni. Una cosa è certa…qualunque esperienza e sentimento ho vissuto mi ha reso chi sono adesso.
“Sono nata il ventuno a Primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle, potesse scatenar tempesta”. Queste le parole di una splendida poesia di Alda Merini… unico dettaglio: sono nata il 19 maggio. Per il resto, credo che questa strofa mi appartenga e faccia parte della mia, seppur ancora breve, storia di vita. Perché in fondo la follia per me non è altro che il desiderio di curiosare in questa vita, di scoprire le mie possibilità senza perdere mai l’opportunità di sognare l’avverarsi di ciò che crediamo irraggiungibile e irrealizzabile. La vita è il campo da arare continuamente, zolle che accolgono e maturano i frutti del domani, lo scorrere di attimi nella clessidra delle stagioni. Paradossalmente la quiete interiore mi ha sempre scatenato tempeste di emozioni di sentimenti di sensazioni,tempesta che per me è quella voglia irrefrenabile che diventa la follia del vivere a 365°. Ciò che rende unici ed irripetibili credo sia la sensibilità con cui ci approcciamo alle persone, alla quotidianità, al moto incostante dell’universo di cui facciamo parte.
Musica e canto un binomio perfetto! Quando e come hai iniziato ad interessarti di loro?
Come fai a collocare nel tempo qualcosa che in realtà hai dentro da sempre? Sicuramente posso dirti che ho preso consapevolezza nel momento in cui ho imparato a guardarmi dentro. Allora mi piace dire che, come succede per le cose belle della vita, ci si incontra e ci si riconosce. Io e la musica ci siamo riconosciute e da quel momento è stata la mia ispirazione ed aspirazione, la mia guida. Mi ha reso una persona diversa, mi ha insegnato ad educare i miei sentimenti, a plasmare le emozioni, a seguire un percorso interiore che mi permettesse di dar voce finalmente a ciò che, naturalmente, chiudevo dentro di me. E lentamente, senza fare rumore, si è fatta spazio, ha preso il suo posto. E, quasi come un’edera, ha attraversato ogni parete della mia anima.
Come definiresti la musica?
La musica per me è casa. È scoperta. È un tempio. È amore ed odio insieme. La musica la senti, la vivi… come fosse la tua più fedele compagna, la tua Musa, la tua amante. È la parte migliore di te. Ti sceglie e non la puoi fermare, e non la sai spiegare.
Cosa provi quando canti e che importanza dai alle parole che tu rendi canto che emoziona?
Il mio canto emoziona. Bello! Si bello perché per me il canto è spargere nel cuore di chi ascolta i semi dell’emozione ed ancor di più è il linguaggio universale delle emozioni… il codice dei sentimenti. I testi, le melodie, gli strumento, ogni cosa per me ha un significato e da un senso al mio modo di percepire nell’ascolto e di trasmettere poi nel canto, con la voce. Tutto conta. Le parole parlano al cuore, le melodie pervadono l’anima. Non c’è priorità nell’unisono dell’esecuzione.
Hai mai paura di sbagliare mentre ti esibisci? E’ vero che porti con te mamma Laura?
Ho paura? Assolutamente sì. Credo che sia così per tutti. C’è sempre il timore, che non è insicurezza ma l’abbandonarsi all’emozione che ti rende vera, autentica ed è proprio nell’autenticità che non conta la perfezione, conta quel brivido interiore che non potrà mai diventare abitudine. Si è verissimo, porto mia mamma…anzi per essere precisi è lei che mi porta… non ho la patente. A parte la battuta…è la condivisione che ci unisce e fa piacere ad entrambe vivere insieme la Musica.
Siamo arrivati alla conclusione di questa piacevolissima intervista. Un ultima domanda: puoi svelarci qualche progetto per il futuro?
Si certo, con piacere. Sicuramente la priorità è sempre l’approfondimento, per la ricerca di vocalità che mi affascinano e per scoprire i miei limiti, e lavorarci. Attualmente il mio progetto più grande ed importante vede come protagonisti i Freres Sextet, sestetto già consolidato da più di un anno, di cui adesso sono la voce. Al volo, ve li presento: Francesco Mento alla chitarra, Ersilia Dolci al pianoforte, Sofia Ferraro al sax, Renzo Sippelli al basso ed Ernesto Piccini alla batteria. La nostra musica trae ispirazione dal repertorio degli standard, e non, jazz/blues ma senza avere vincoli… D’altronde come puoi vincolare la creatività? Come puoi fermare l’impeto di esprimerti a modo tuo? Così i musicisti si divertono a rielaborare completamente i brani con molta personalità ed io mi abbandono alla musica lasciando sempre un’impronta personale con l’interpretazione, frutto delle vibrazioni, dell’emozione, della percezione di ciò che avviene nel profondo della mia anima. Abbiamo già avviato un progetto discografico su cui stiamo lavorando con molta cura, che speriamo di portare presto a conclusione perché diventi manifesto, espressione tangibile di questa passione che ci unisce ed è linfa vitale per ognuno di noi.
Di seguito tre link dove poter vedere ed ascoltare Maria Sole Caldiero:
Alberto Visalli