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Irene Ricciardello, prime parole ufficiali dopo l’arresto del padre. La sua decisione.

Ecco la prima dichiarazione ufficialmente del sindaco di Brolo Irene Ricciardello, dopo lo scandalo tangenti Anas, sfociato nella seconda tranche di arresti nell’operazione “Dama Nera2” della scorsa settimana che ha coinvolto anche il padre, l’imprenditore Giuseppe Ricciardello. Al contrario di ciò che gli oppositori auspicavano ed hanno sollecitato a fare in questi giorni, infatti, il sindaco Irene Ricciardello, annuncia di voler rimanere al proprio posto , senza pensare alle dimissioni. Ecco il testo della nota di Irene Ricciardello:

“Prendo atto del contenuto del documento diffuso dal gruppo di minoranza consiliare, con cui mi viene rivolto l’invito alle dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Brolo. Ai miei avversari politici ed a tutta la cittadinanza brolese, ricordo che il mio impegno per il rispetto della legalità, ad ogni livello, non è mai stato e neanche oggi è in discussione. Ma ciò non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria che vede coinvolto mio padre, attesa la assoluta separatezza tra il mio impegno istituzionale e politico e la gestione della impresa di famiglia. Non posso, quindi, che declinare l’invito alle dimissioni, confermando la mia più ampia disponibilità al confronto politico, ma respingendo fermamente il tentativo di tirarmi dentro a situazioni che nulla hanno a che vedere con la politica né con la gestione dell’ente che mi onoro di guidare. Se la minoranza vuole dialogare su temi politici di intesse della collettività, ci sono e ci sarò sempre. Per il resto, ogni questione sarà trattata e risolta nella giusta sede istituzionale.”

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