Poca sicurezza, scarsa fluidità del traffico ed una disciplina degli automobilisti “fai da te”. Sono le condizioni in cui quotidianamente versano parecchi punti nevralgici della viabilità a Sant’Agata. La “simpatica” querelle costruita sui social attorno al destino infausto dei “New jersey” nelle rotonde sulla circonvallazione, ha dato spunto per affrontare la tematica. Fari puntati, su tre importanti punti nevralgici del traffico, proprio le due rotonde sulla circonvallazione, quella all’altezza di contrada Muti e quello a Capita, e l’incrocio tra via Cosenz e via Campidoglio, all’altezza dell’ex tribunale. Centinaia di utenti, in auto, moto, scooter, biciclette e , in alcuni casi, anche a piedi, costretti a fare i conti con la pericolosità che caratterizza queste strade, spesso attraversate da mezzi pesanti. Numerose sono giunte nelle ultime settimane alla nostra redazione le segnalazioni di cittadini. Evidente l’assenza o la carenza di opportuni segnali o strutture che regolino il traffico dei mezzi in transito. Sul lungomare Cosenz, all’incrocio con via Campidoglio, dopo la chiusura per il crollo di Viale Regione Siciliana, da un anno e mezzo la disciplina del traffico è demandata ad una semplice transenna posta in mezzo alla strada. In quell’incrocio, soprattutto nelle ore di punta , sono evidenti la confusione e gli ingorghi. Una vera e propria deregulation tra mezzi che debbono proseguire su via Campidoglio, quelli che svoltano lato Porto e quelli che invece procedono verso Villa Falcone. Per non parlare delle doppie e triple file di mezzi in coda che si generano, inspiegabilmente, già lato mare, di fronte la Caserma dei Carabinieri. Una vera e propria giungla, soprattutto ogni qual volta si abbassano le sbarre del passaggio a livello, oppure il martedì, quando sul lungomare insiste il mercato settimanale. In estate, con notevole afflusso di persone e bambini sul lungomare, la situazione rischia di divenire seriamente pericolosa.
Non sono da meno, quanto a pericolosità, le altre zone in questione, contrada Capita e contrada Muti. Molti automobilisti si erano abituati a quei “new jersey” , sistemati per regolare le rotonde, ma hanno dovuto dire addio anche a quelle. Cosa ci sarà al posto dei new jersey però ancora non è chiaro. Ciò che è evidente è che serve l’installazione di un sistema per regolamentare la circolazione stradale rendendo più sicura la viabilità e prevenire gli incidenti stradali. A Muti, ad esempio, ogni giorno centinaia di studenti transitano per quella rotatoria, vista la vicinanza del Liceo Scientifico. Una rotatoria che presenta, inoltre, criticità per l’attraversamento dei mezzi pesanti legate alla pendenza del fondo stradale. Basta, infine, transitare in prossimità del bivio per la provinciale di Militello/Alcara, a Capita, per accorgersi dell’urgente bisogno di mettere in piedi una infrastruttura che regolarizzi le precedenze.
Samanta Pino