Il Baglio Saraceno preda dei vandali? “Non sarà forse anche colpa di una progettazione ed esecuzione dei lavori non adeguata ai costi sostenuti viste le evidenti anomalie della pavimentazione di via Carraffello e del continuo malfunzionamento della fontana ?”
Un commento che lascia a dir poco attoniti quello apparso sul profilo Facebook del sindaco di Sant’Agata Militello Sottile, in risposta all’esposto (contro ignoti) che il consigliere Barbuzza ha presentato alla Polizia per denunciare il grave stato di degrado della piazzetta e dell’intera area del Baglio Saraceno.
Difficile, davvero, capire, anche sforzandosi, quale possa essere il nesso tra un progetto, ancorché sbagliato, ammesso che lo sia, (se Sottile lo afferma evidentemente avrà studi alla mano che lo dimostrano) ed i guasti alla fontana con l’opera distruttrice dei vandali che negli ultimi anni non hanno trovato di meglio da fare che imbrattare con scritte, spesso volgari, quell’angolo così suggestivo del paese.
Complicato immaginare ciò che la ricostruzione apparsa su Facebook poteva voler dire… che i vandali abbiano preso di mira il Baglio perché stimolati dal un progetto errato o perché si sono accorti che i tecnici hanno sbagliato ? che vandali e graffitari vari non avrebbero preso di mira la piazza se il progetto fosse stato fatto meglio ? se la fontana fosse stata funzionante (anche in questo caso Sottile avrà dati tecnici che lo dimostrano) sarebbe stata un deterrente per i vandali? Chissà probabilmente, e per questo ce ne scusiamo, non siamo noi all’altezza di afferrare il significato aulico di tale spiegazione.
Il beneficio di un’interpretazione autentica ci sarebbe forse utile anche per capire la seconda parte del messaggio di Sottile, quella del minestrone in cui tutto fa brodo, vandalismo, crisi economica, porto, lungomare, verde pubblico, storia, passato e futuro, e… come dice lui… tanto altro! Sarà…
Nel frattempo non ci resta che ringraziare il primo cittadino per aver linkato un nostro pezzo in calce al suo commento. Una cotanta autorevole condivisione, non può che onorarci!