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Commissione antimafia. “Nuovi strumenti legislativi per fronteggiare la mafia sui Nebrodi”

Nuovi strumenti normativi che possano permettere l’aggressione al patrimonio di quella mafia che in questi decenni si è dedicata ad intercettare i contributi europei per l’agricoltura, sottraendo enormi quantità di risorse destinate allo sviluppo della Sicilia. E’ questa la linea tracciata dalla commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi, che ieri pomeriggio ha fatto visita a Sant’Agata Militello al Parco Dei Nebrodi, Sentiti il Presidente Antoci, il Prefetto Vicario Cerniglia, il Procuratore di Messina Lo Forte ed i rappresentanti del Comitato provinciale per la sicurezza. La sensazione che ne viene fuori è quella di un quadro molto più esteso di quanto si fosse immaginato fin’ora, una rete di controllo dei terreni agricoli assolutamente radicata nel territorio siciliano ma non solo.
Per questo i componenti della commissione parlamentare antimafia hanno annunciato che il loro lavoro sarà concentrato soprattutto sulla necessitò di estendere i meccanismi di controllo, prevenzione ed aggressione già propri per il contrasto alla criminalità mafiosa anche per quelle fattispecie che fino ad ora erano state considerate come “semplici” truffe nel settore agricolo. Il Protocollo di Legalità stipulato dal Parco dei Nebrodi con la Prefettura di Messina potrebbe allo stesso modo rappresentare la base per una nuova proposta di legge da estendere in tutta Italia.

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