“Come si può spedire una preziosissima nostra autobotte al Comune di Sant’Agata di Militello a pochissime ore dalla programmata interruzione idrica? Urgono delle spiegazioni sia perché non è la prima volta che l’autoparco fa partire per Sant’Agata di Militello un’autobotte (che legami ci sono?), sia perché, con tutto il rispetto per i nostri amici dei Nebrodi, proprio in questo periodo di emergenza bisogna prima pensare agli interessi dei messinesi”. E’ il consigliere comunale di Messina Libero Gioveni a scrivere un interrogazione al sindaco Renato Accorinti per chiedere lumi sulla gestione dell’importante servizio in considerazione delle difficoltà nell’erogazione d’acqua della città messinese. “In dotazione all’autoparco municipale – spiega Gioveni – ci sono in tutto 5 autobotti, di cui una senza revisione, per cui, facendone partire un’altra per il Comune nebroideo, si mettono in forte rischio con sole 3 autobotti disponibili in una città di 243mila abitanti, una marea di esercizi commerciali e tre ospedali pubblici e parecchi privati dei servizi essenziali per la cittadinanza a ridosso di una due giorni (ben che vada) in cui in città e con questo caldo non ci sarà acqua”. Gioveni chede quindi chiarezza al rientro delle attività nelle competenti Commissioni, su una gestione definita “un po’ superficiale” dei pochi mezzi comunali a disposizione.