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Lungomare, crolli, criticità e appelli tardivi. Ecco le carte sulla vicenda!

Ne abbiamo lette e sentite di tutti i colori negli ultimi giorni sulle possibilità di recuperare un lungomare che, purtroppo, specchio fedele della città, appare sempre più abbandonato al proprio triste destino. Da un paio di giorni, ripreso da tutte le testate giornalistiche, la città è venuta a conoscenza dell’accorato appello di Sottile, che tuona contro tutto e tutti, denunciando di essere stato abbandonato dalle istituzioni regionali e provinciali, paventando disastri naturali imminenti e minacciando interventi in danno della Città metropolitana, dalla Regione o non si sa di chi altro. Una presa di posizione forte e dura, inoppugnabile e condivisibile quando si parla dei gravissimi rischi che si correrebbero per l’incolumità pubblica e per gli edifici, pubblici e privati, che insistono su quel tratto di lungomare. Qualcosa però non torna. Intanto c’è la discutibile tempistica della forte iniziativa del primo cittadino. Un’uscita che, verosimilmente, giunge con due anni di colossale ritardo, quando forse, 24 mesi fa si sarebbe dovuto richiedere con forza l’interessamento delle autorità preposte intimando subito d’intervenire, pena dell’esecuzione dei lavori in danno. In secondo luogo a stupire è il vertiginoso mutare degli scenari palesati. L’amministrazione  nel giro di pochi mesi è passata dai trionfalismi di Facebook e dei comunicati stampa per finanziamenti già conquistati e decreti già pronti di importi variabili (ora 4,8 milioni, poi 2,2 e via dicendo) agli accorati appelli delle ultime ore. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, che fine abbiano fatto quei proclami, su quali basi si annunciavano, anche in sedi istituzionali, finanziamenti, progetti  e lavori ormai prossimi e infine, quale risultato abbiano  prodotto gli innumerevoli sopralluoghi, da Crocetta in giù, di cui è stato oggetto il lungomare negli ultimi 24 mesi.
Detto questo, più che le ipotesi politiche a parlare, come sempre, sono le carte.
nota-falletta-lungomarenote-falletta-lungomare1Ci sono ad esempio quelle della Regione siciiana, che appena il 21 Settembre scorso, per mano del responsabile del servizio 9 (infrastrutture viarie e sicurezza) del dipartimento tecnico scriveva al Comune ed alla Città Metropolitana sulle criticità relative all’inclusione dell’opera in un quadro di investimenti, quello finanziato con i fondi “ex Anas”, che avrebbe comportato “l’integrazione o rimodulazione” di quel quadro di interventi “già sottoposto al tavolo dei sottoscrittori dell’accordo di programma quadro trasporto statale”, le cui attività per la sottoscrizione ad oggi sono in corso.
Proprio da quella stessa nota emergono quindi i dubbi sulla proprietà della strada, visto che è lo stesso funzionario regionale a sottolineare la necessità di rivedere la classificazione del lungomare.
nota-bertolino-centro-urbano1nota-bertolino-centro-urbanoA fare il paio, ci sono le note del responsabile dei servizi demografici del comune, rese note nella conferenza dei capigruppo, che prima individua un numero esatto, 9.579 abitanti nel centro urbano (fino a 10 mila è la soglia di competenza provinciale) poi, pochi giorni dopo, revoca quei conteggi.
Da un’altra nota, trasmessa alla presidenza del consiglio, è facile evincere il totale.

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Infine, c’è una delibera regionale, la n° 282 del 4 Agosto 2016, che destina proprio le somme “ex Anas” per gl’interventi sulla viabilità provinciale secondaria. Nell’elenco allegato (leggi) per la Città Metropolitana di Messina, Sant’Agata non sembra figurare.

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