Ha raggirato e truffato diversi commercianti tra Sant’Agata Militello ed Acquedolci, e per questo è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Patti Ugo Molina per i reati di truffa aggravata e violazione di domicilio. Protagonista della truffa un uomo di Scicli, Giuseppe Covato. Nel mese di Settembre del 2015 si è presentando nel comprensorio nebroideo come come dirigente della nota Agenzia Petrolifera nazionale AGIP. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dalla Procura della Repubblica di Patti, il soggetto, decisamente curato nell’aspetto e che indossava abiti elegantissimi, diceva di chiamarsi Giuseppe Rinaudi. Ha soggiornato ad Acqudolci presso il Residence “Il Corallo”, annunciando contestualmente ai titolari della struttura ricettiva di essere impegnato in quelle sere quale ospite d’onore e presidente di giuria di un importante concorso di bellezza. Il soggiorno del Rinaudi si prolungava così per qualche giorno presso il complesso alberghiero ove egli pernottava e consumava pasti. Effettivamente durante la serata di gala egli veniva anche proclamato presidente di giuria del concorso ed acclamato dagli organizzatori dell’evento. Già prima, il Rinaudi aveva richiesto ed ottenuto un servizio di bodyguard a due cittadini santagatesi che interpellati da un amico avevano dato la loro disponibilità. E così per tre giorni il Rinaudi veniva scortato dai due guardia spalle che lo accompagnavano con la loro autovettura ed a loro spese in attesa di ricevere il compenso pattuito. Il Rinaudi, tra le altre cose, diceva loro di essere milionario, neo proprietario di un grande palazzo a Torrenova ed anche intimo amico del Tenente dei Carabinieri di S.Agata M.llo. Egli si faceva persino accompagnare in Caserma facendosi attendere qualche minuto col pretesto di salutare il Militare. Diversi erano i locali che il Rinaudi chiedeva di visitare per trascorrere momenti di svago ed in ognuno di essi consumava pasti e costose bevande rinviando in seguito il pagamento sempre rappresentando la sua posizione di Dirigente AGIP. In alcune occasioni i due bodyguard – parecchio conosciuti nel circondario – garantivano per il loro cliente con i titolari dei locali. Sennonché alle richieste di saldo delle loro spettanze, il Rinaudi rispondeva con continui rinvii, adducendo di non avere contante al seguito e di poter provvedere il giorno della sua partenza da Acquedolci. Ai guardia spalle l’uomo dava, quindi, appuntamento presso il Residence “Il Corallo”, ma allorquando i due si presentavano in anticipo rispetto all’orario previsto accadeva l’imponderabile. Il Rinaudi, vistosi braccato dalle due guardie del corpo, si dava a precipitosa e rocambolesca fuga, cercava poi rifugio in una abitazione privata limitrofa finendo quindi per forzarne l’ingresso. A quel punto sia la titolare del Residence sia la proprietaria della villetta chiamavano i Carabinieri di Acquedolci che poco dopo giungevano sui luoghi e potevano fermare il Rinaudi nel frattempo quasi stanato dai due bodyguard che lo avevano inseguito. Una volta bloccato dai Militari dell’Arma. L’uomo veniva identificato e sempre secondo le indagini degli inquirenti, annoverava diversi precedenti per reati contro il patrimonio e la fede pubblica ed era dedito alla commissione di truffe. Scattava, quindi, la denuncia a piede libero per il cittadino ragusano, ed anche i soggetti truffati sporgevano formale querela contro il COVATO. Concluse le indagini preliminari, il PM del Tribunale di Patti, dr.ssa F. Bonanzinga, chiedeva il rinvio a giudizio dell’uomo per i reati di truffa aggravata e violazione di domicilio. Le due guardie del corpo, nelle more solo parzialmente rimborsate dall’imputato, si sono costituite parti civili con l’avvocato Alessandro Nespola. Il processo si aprirà il prossimo 6 Marzo.