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Malattie endocrino-metaboliche, il lodevole progetto “Endomet” del Rotary

Un’accurata attività di screening  metabolico  per la prevenzione dalle malattie  endocrino-metaboliche  è stata l’importante  motivazione che ha riunito la comunità indiana presente sul territorio nel Salone della Chiesa Sacro Cuore di Sant’Agata di Militello. L’incontro, organizzato dal  Rotary Club santagatese, fa parte del  progetto “ENDOMET, prevenzione delle malattie endocrino-metaboliche”, organizzato dai 9 Rotary Club dell’area peloritana e finanziato con sovvenzione distrettuale della Rotary Foundation,  rivolto alle comunità di immigrati provenienti dall’India, dallo Sri Lanka, dalle Filippine, dal Marocco e dalla Romania. Tale attività di prevenzione dalle malattie e tutela della salute comprende in totale  4 incontri programmati. Il primo,  quello di domenica 13,  incentrato anche sull’attività divulgativa delle corrette prassi relative l’educazione alimentari, è stato coordinato dal Presidente del Rotary Club Sant’Agata di Militello, Massimo Ioppolo, con il supporto informatico del socio del Club Salvino Fidacaro.
Durante il pomeriggio  i medici rotariani Glauco Milio, Rosario Germanà, Giuseppe Parisi, Angelo Romano e Domenico Gumina si sono occupati delle visite mediche su 25 immigrati indiani  che non si sottoponevano a controlli medici specialistici da diverso tempo. Gli immigrati sono stati sottoposti allo screening di glicemia e colesterolo, all’esame elettrocardiografico ed ecografico alla tiroide, alla valutazione del sovrappeso, della pressione arteriosa ed è stato valutato il rischio cardiovascolare. Nel corso dei colloqui iniziali sono emerse diverse e sostanziali modifiche alle abitudini alimentari, dovute principalmente al nuovo stile di vita italiano, profondamente diverso rispetto a quello indiano. In particolare,è stato si  riscontrato che tutti i pazienti hanno sostituito alimenti come il riso ed il pesce,  alla base dell’alimentazione indiana, con la pasta, i formaggi e i salumi. Questo cambiamento di abitudini che ha intaccato la loro quotidianità, ha determinato, in alcuni pazienti la comparsa di alcune patologie che, se non  tenute sotto controllo, potrebbero creare complicanze cardiovascolari acute in futuro.
Al termine della giornata, è stato consegnato agli immigrati presenti un opuscolo, tradotto in 5 lingue,  sulla prevenzione delle malattie metaboliche. Nei prossimi mesi si terranno altri tre incontri, rivolti ad altre comunità di immigrati.

Samanta Pino

 

 

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