Il sospetto che, purtroppo, non si trattasse di qualcosa di così straordinario, effettivamente c’era. Non fosse altro per il fatto che all’albo pretorio di parecchi comuni erano già state pubblicate delibere di giunta con analogo oggetto, “Programma di fuoriuscita dal bacino del precariato”. Anche la memoria non ingannava, riportando il lettore a simili provvedimenti negli anni passati. Per questo in molti hanno fatto fatica a nascondere lo stupore alla lettura di comunicati ed articoli trionfalistici, circa la stabilizzazione dei precari da parte del comune di Sant’Agata Militello. Una notizia che tutti, ovviamente, si augurano, ma che purtroppo pare priva di reale consistenza, quantomeno nei termini con cui la solerte amministrazione, con un’abile strategia comunicativa, ha voluto far credere. A dare forma e sostanza ai dubbi di molti arriva adesso un post pubblicato su Facebook proprio da uno dei sindaci del comprensorio, Salvatore Castrovinci.
Il primo cittadino di Torrenova, stizzito da un articolo sulla vicenda apparso su un blog locale, ha così commentato: “Insieme a tanti altri sindaci da mesi ci stiamo occupando del ventennale dramma del precariato. Trovo inconcepibile che un sito di informazione (l’informatore news 24 ore) possa trasformare l’adozione di un piano di fuoriuscita sui precari e lavoratori ASU come una già avvenuta stabilizzazione, quando è invece ben noto che ogni singola assunzione soggiace a rigidi vincoli normativi ed economici. Simili notizie possono ingenerare confusione e vane aspettative nei confronti dei lavoratori che da 30 anni lottano per i loro diritti, e non tiene conto che la maggior parte delle amministrazioni, al fianco di tali lavoratori, si sta battendo per affrontare seriamente il problema del precariato”.
In effetti, letta la stessa delibera di giunta, già la premessa lascia intendere di come si tratti di un adempimento richiesto dalla Regione che invita tutti i comuni a procedere all’aggiornamento del “Programma di Fuoriuscita dal Bacino del Precariato”(nota dell’Assessorato Regionale Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro del 21/10/2016) impartendo disposizioni attuative per la redazione del programma di fuoriuscita e lo stesso format, allegato alla circolare. Nulla di straordinario dunque, men che meno l’avvenuta stabilizzazione dei precari che tutti auspicano, per cui la stessa delibera di Giunta presuppone l’impegno della Regione “a storicizzare i flussi di spesa per la quota a carico regionale, nell’eventualità della trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato a 24ore “.