Torna Venerdì 13 gennaio, in più di un centinaio di licei classici in tutta Italia, l’evento della “Notte Bianca”. Dopo il successo degli anni passati, anche l’istituto santagatese “Leonardo Sciascia”, diretto dalla dirigente a Maria Larissa Bollaci, aderirà all’iniziativa nazionale. Il liceo classico santagatese rimarrà aperto fino a sera per le letture dei classici, da Dante ai poeti latini e greci e in qualche caso addirittura nella lingua originale. Inoltre, verranno proposte proiezioni, recite di teatro, concerti, esibizioni in lingua straniera e tanto altro. “Tutto quello che di prezioso abbiamo ricevuto dagli antichi e che rappresenta un patrimonio infinito di bellezza e cultura verrà presentato dagli studenti dello Sciascia che accoglierà quanti vorranno parteciparvi, a partire dalle ore 18.00”. Così studenti e docenti hanno presentato la notte bianca che, tra le sue importanti finalità, vede il tentativo di avvicinare i ragazzi all’istruzione classica e ad un istituto che conserva ancora un certo fascino, nonostante con gli anni e con lo sviluppo economico e sociale, si sia fatta sempre più prepotente l’esigenza di un “rinnovamento” culturale.
Tale iniziativa, lodevole e fortunata per partecipazione, potrebbe apparire come una rotta da seguire per contribuire alla valorizzazione della cultura classica.
Il liceo classico santagatese rimarrà aperto fino a sera per le letture dei classici, da Dante ai poeti latini e greci e in qualche caso addirittura nella lingua originale. Inoltre, verranno proposte proiezioni, recite di teatro, concerti, esibizioni in lingua straniera e tanto altro. “Tutto quello che di prezioso abbiamo ricevuto dagli antichi e che rappresenta un patrimonio infinito di bellezza e cultura verrà presentato dagli studenti dello Sciascia che accoglierà quanti vorranno parteciparvi, a partire dalle ore 18.00”. Così studenti e docenti hanno presentato la notte bianca che, tra le sue importanti finalità, vede il tentativo di avvicinare i ragazzi all’istruzione classica e ad un istituto che conserva ancora un certo fascino, nonostante con gli anni e con lo sviluppo economico e sociale, si sia fatta sempre più prepotente l’esigenza di un “rinnovamento” culturale.
