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Donatori sangue, bilancio positivo. Ma serve maggiore attenzione dalle istituzioni locali

Come ogni anno, il bilancio delle attività dell’associazione A.E.D.S.A – Associazione Emodonatori di Sant’Agata Militello,  viene reso pubblico  e diventa oggetto di valutazioni al fine di assicurare continui miglioramenti per il futuro.
Nel corso del 2016, gli 800 iscritti all’associazione, coordinata da Pippo Bartolo, hanno assicurato 1250 donazioni, coprendo oltre il 60% del fabbisogno degli ospedali di Sant’Agata Militello e Mistretta (2014 unità richieste) e che, sommate a quanto prodotto negli altri Simt della fascia tirrenica, hanno permesso di mantenere l’autosufficienza trasfusionale, a fronte di un fabbisogno globale che è in continuo crescendo tra urgenze, attività delle sale operatorie e necessità di pazienti affetti da emopatie acute e croniche.

Il continuo coinvolgimento e la sensibilizzazione di giovani donatori rappresenta uno degli obiettivi fondamentali per il rinnovo generazionale che garantisca un costante apporto di emocomponenti.  In questo senso, l’ A.E.D.S.A organizza incontri  tematici finalizzati alla divulgazione e alla cultura della donazione del sangue e partecipa, inoltre, ai convegni organizzati dal personale del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Sant’Agata Militello.
Tra gli interlocutori, la scuola è sicuramente quello privilegiato e per questo motivo vengono organizzati degli incontri con gli studenti delle quinte classi degli Istituti Superiori che prevedono anche il prelievo ematico per l’individuazione dei soggetti idonei alla emodonazione.  Nello scorso anno, soltanto  presso il Centro di Talassemia del nosocomio santagatese  sono state trasfuse 1300 unità di globuli rossi e a tale numero vanno aggiunte sia le unità richieste per le urgenze del pronto soccorso che per le attività di urgenza e di elezione della sala operatoria e, sia pure in misura minore, dall’Ospedale di Mistretta. La presenza a Sant’Agata Militello di un Centro trasfusionale già accreditato  da una specifica Commissione della Regione Siciliana e che sia in grado di confermare i requisiti dell’accreditamento anche nei prossimi anni, rappresenta la condizione indispensabile perché l’attività dell’A.E.D.S.A possa mantenersi  e svilupparsi ulteriormente rappresentando cosi una esemplare e preziosa realtà locale grazie alla sua utilità sociale, resa possibile solo grazie allo spirito di disinteressata solidarietà dei propri iscritti.
“L’auspicio finale – commenta il coordinatore dell’associazione Pippo Bartolo – è quello di una maggiore attenzione da parte degli organismi istituzionali, quali i Comuni, la Provincia e la Regione che negli ultimi anni sono stati sempre più assenti rispetto alle esigenze fondamentali dell’A.E.D.S.A, tenuto conto – continua Bartolo –  che i contributi che ne garantiscono la sopravvivenza hanno subito una costante contrazione fino al totale azzeramento , ad eccezione per quanto riguarda i rimborsi della Azienda Sanitaria di Messina per le donazioni effettuate”.

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