Informare e sensibilizzare gli studenti su un olocausto che è in atto e commemorare così la “Giornata della memoria”. Questo l’obiettivo dell’evento solidale che ha avuto luogo, venerdì scorso 27 gennaio, “Giorno della memoria”, presso il gremito cineteatro Rosso di San Secondo – Capo d’Orlando. I volontari, Charley Fazio e Feras Garabawy hanno entusiasmato gli studenti dell’Istituto Tecnico “Merendino” e del Liceo delle Scienze Umane Paritario “E. Scibilia” di Capo d’Orlando parlando dei progetti avviati dell’’Associazione Onlus “Speranza – Hope for Children” e documentando la realtà dei campi profughi attraverso dei filmati realizzati durante i loro viaggi al confine siriano. «La nostra Associazione “Speranza – Hope for Children”, – spiega il cofondatore Garabawy – opera a favore dei profughi siriani. Siamo qui per presentare il lavoro della nostra Associazione ed in modo particolare per far capire ai giovani quanto sta succedendo nel mondo. Oggi, “Giorno della memoria” è importante che noi ci ricordiamo di quanto è accaduto nel passato ma che guardiamo anche ai nostri giorni. La promessa del ricordo per non ripetere la storia è andata in fumo … la storia si sta ripetendo … basta guardare, per esempio quanto sta accadendo in Siria».
Particolarmente toccante il video “Città di polvere” realizzato dal geologo e fotografo Charly Fazio con le musiche originali del Maestro Antonio Vasta e con la voce narrante del noto speaker di Radio Capital, Giancarlo Cattaneo. «Attraverso i video racconti “Indaco” e “Città di polvere”, – sottolinea il fotografo Fazio -, cerco di presentare quella che è stata la mia esperienza in missione a Kilis, nel confine Turco-Siriano. Con la telecamera nascosta, perché in quei luoghi non è possibile fare riprese, non faccio altro che documentare un’esperienza, delle emozioni uniche per trasportare in quei luoghi, in quelle situazioni, chi non ha avuto la possibilità di esserci realmente. Oggi incontriamo degli studenti. Noi come Associazione cerchiamo di “portare la scuola” in quei luoghi. Stiamo cominciando con un asilo, al momento non riusciamo ad andare oltre perché non è facile creare delle scuole vere e proprie per problemi burocratici. La nostra presenza oggi ha lo scopo di sensibilizzare i giovani verso queste tematiche sociali di cosi grande valore».
Altissima l’attenzione degli studenti che hanno riempito in toto il Cine Teatro. Visibilmente contenti e al contempo soddisfatti dell’incontro i docenti presenti. Così commenta la manifestazione la Preside del Liceo delle Scienze Umane “E. Scibilia”, prof.ssa Maria Rosa Vitanza «la solidarietà oggi sembra una parola svuotata del suo significato più intrinseco perché la società cosiddetta civile sembra aver confuso le sue caratteristiche con la spicciola carità, non si comprende che là dove c’è tutto ci si dimentica di chi non ha nulla o peggio vive nella disperazione per la guerra o la miseria! La coincidenza dell’evento con la “Giornata della memoria” è stato sicuramente un valore aggiunto. I ragazzi, destinatari del messaggio solidale, – conclude la prof.ssa Vitanza -, sono sicuramente i ricettori e nello stesso tempo il veicolo perché la solidarietà si realizzi e oggi più che mai è necessario che la speranza per un futuro migliore venga proprio da loro».
L’Associazione “Speranza-Hope for Children”, fondata ad Arco nell’aprile 2014, è una Onlus nata da una necessità intima di fare insieme che si è trasformata in un proposito di sostegno etico e materiale. Diversi i progetti umanitari avviati nel 2016: le “Scuole della Speranza”; il “Pane della Speranza”, sostegno finanziario per la fornitura completa del pane alle famiglie composte da vedove con bambini per sempre ad Hurtain; il completo sostegno per il funzionamento della Clinica specializzata per la Leishmaniosi con un medico, un infermiere ed un operatore amministrativo sempre ad Hurtain, Aleppo; “Una mano per un Sorriso – For Children” il progetto umanitario “ONE HAND FOR ONE LIFE” – “Una mano per una Vita”, per il sostegno alimentare e cure mediche per gli ultimi tre mesi di gravidanza per le donne; la gestione della Clinica Pediatrica all’interno del campo profughi siriano di Bab Al Salam con un medico fisso, ambulatorio, donna delle pulizie, spese di funzionamento e medicine.
Alberto Visalli