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Non c’è diffamazione nell’interrogazione. Archiviate le accuse per Nino Germanà

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, Andrea la Spada, con provvedimento depositato in data 25 gennaio 2017 e notificato in data 30 gennaio 2017, ha disposto l’archiviazione nei confronti del mio cliente, accusato e denunciato dal signor Luigi Ialuna per una presunta diffamazione aggravata e violazione della normativa sulla privacy. Il signor Ialuna Luigi, a seguito di una legittima interrogazione dell’Onorevole Germanà sulla gestione dell’ente Parco dei Nebrodi risalente al luglio del 2014, con particolare riferimento ai dipendenti non titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato nell’ente di provenienza e poi “ex comandati” presso il predetto ente, ritenendosi diffamato, ha sporto querela denuncia nei confronti del deputato.  A seguito delle indagini svolte dal pubblico ministero della procura della Repubblica di Patti Maria Milia, in data 12 dicembre 2014 ha avanzato istanza di archiviazione, ritenendo insussistente l’ipotesi di diffamazione sulla base del fatto che l’interrogazione dell’Onorevole Germanà rientrasse nella normale attività parlamentare e che anche la successiva diffusione della notizia non avesse alcuna rilevanza penale.
Avverso tale richiesta di archiviazione si è opposto il querelante Luigi Ialuna, assistito dall’avvocato Paolo Starvaggi, che ha proposto opposizione avverso la richiesta di archiviazione e depositato successiva memoria integrativa. All’esito della discussione dell’udienza del 20 gennaio 2017 il Gip, accogliendo la tesi dell’avvocato Massimiliano Fabio, difensore di Germanà, ha disposto l’archiviazione del procedimento. Con tale decisione il Gip ha affermato che l’operato dell’onorevole Germanà rientri nell’esercizio legittimo del potere e delle funzioni di deputato regionale e che non sussiste alcuno dei presupposti per ritenere esistenza di condotte diffamatorie.  Allo stesso modo il gip ha ritenuto che non vi sia stato alcun trattamento illecito o violazione della normativa sulla riservatezza-privacy anche in considerazione dell’interesse pubblico della questione trattata dal deputato regionale. L’Onorevole Germana dichiara: “Sono soddisfatto di una ulteriore decisione della magistratura che, ancora una volta, dimostra la correttezza del mio operato, caratterizzato sempre ed esclusivamente dall’interesse al perseguimento del bene comune ed amore verso il territorio e della comunità alla quale mi onoro di appartenere. Anche in quest’occasione gli attacchi infondati non hanno raggiunto lo scopo cui erano rivolti”.

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