Il Cineteatro “Rosso di San Secondo” di Capo d’Orlando, gremito di alunni e docenti con foulards bianchi, ha ospitato l’interessante convegno sulla legalità dal titolo “Spegniamo l’illegalità … diamo luce al futuro“ organizzato dal Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 1 di Capo D’Orlando –Naso, prof. Rinanldo Nunzio Anastasi con il patrocinio del comune paladino.
«Sono venuto volentieri a Capo d’Orlando, – ha sottolineato Giovanni Impastato -, per parlare ai ragazzi che vogliono recepire il messaggio di Peppino. Mio fratello era un ragazzo che ha vissuto una vita difficile e molto tormentata perché impegnato nella lotta contro la mafia e ha operato una grande rottura anche con il contesto nel quale viveva. Raccontare la storia di Peppino è molto importante, bisogna che i ragazzi percepiscano queste emozioni. Io sono qui, – ha concluso il fratello di Peppino Impastato -, mi spendo tantissimo nelle scuole e sono molto soddisfatto perché qualche segnale positivo sta per arrivare».
Dopo i saluti delle autorità civili e militari, il Dirigente Scolastico, prof. Anastasi, ha introdotto sapientemente l’incontro spiegando che «senza legalità nient’altro ha significato. Senza i regolamenti, le norme, la nostra vita rischia di essere una lotta di tutti contro tutti. Senza legalità prosperano l’arroganza, la presunzione ma anche la mafiosità».
A seguire, gli interventi dei relatori: Piero Campagna, Giovanni Impastato, Angela Manca. familiari questi di vittime della mafia, Rosaria Brancato, giornalista e scrittrice, Angelo Cavallo, sostituto procuratore della DDA di Messina.
«Questo convegno, – ha affermato Piero Campagna -, dà un grande contributo soprattutto ai ragazzi delle scuole che saranno il nostro futuro: i nostri avvocati, i nostri magistrati, le nostre forze dell’ordine… È sicuramente da ammirare questa iniziativa. Da fratello sento il dovere di dare un contributo perché quanto accaduto a Graziella non debba accadere mai più a nessuno. Questa è antimafia, pura antimafia. Da qui, – ha concluso il fratello di Graziella Campagna -, nasce la speranza per un futuro migliore».
Anche la mamma del compianto urologo dott. Attilio Manca ha voluto evidenziare che la sua presenza è stata un’occasione per parlare di legalità ma anche della vicenda del figlio Attilio perché «i ragazzi si rendano conto di quello che vuol dire mafia. Anche una persona per bene, che non ha niente a che vedere con gli ambienti malavitosi può essere colpita dalla mafia. Il suo messaggio ai ragazzi è di difendersi, di non cedere ai compromessi e di tenere alte le proprie idee, i propri principi e i valori della legalità e della giustizia».
Presenti alcuni docenti ed alunni del Liceo delle Scienze Umane “Elio Scibilia”di Capo d’Orlando. «Sono stata invitata e ho voluto esserci insieme ai miei ragazzi, – ha dichiarato la Preside prof.ssa Maria Rosa Vitanza -, perché questo è un evento di grande importanza. Ricordare non basta mai, non è mai sufficiente. Ricordare significa cercare di costruire gli elementi fondamentali che educano alla legalità. Bisogna partire dalle piccole cose, dall’acquisizione del senso del dovere. Andare in un ufficio, fare la fila ed aspettare dall’impiegato il certificato richiesto sembra banale ma evita la nascita primaria del clientelismo che crea l’obbligo con l’amico e/o con l’amico dell’amico, evita soprattutto il proliferare di percorsi che sono di assoluta illegalità. Un diritto, – ha precisato la Preside del Liceo “Elio Scibilia”,- non si ottiene mai attraverso la richiesta di un favore ma nel riconoscimento di un servizio che deve essere dato in quanto dovere per chi lo deve compiere, è -pertanto – fondamentale creare nei giovani una mentalità volta al rispetto delle regole all’interno di un clima di legalità ». Alcune ragazze hanno reso più dinamica la giornata, allietandola con degli intermezzi musicali. “I 100 passi”, colonna sonora dell’omonimo film ha “segnato” l’inizio e la conclusione del convegno.
Si ringrazia la Preside prof.ssa Maria Rosa Vitanza per la preziosa collaborazione.
Alberto Visalli