Sottolineare l’importanza della dieta mediterranea nella prevenzione delle malattie cerebro-vascolari e neoplastiche ed il grande valore dei grani della nostra terra, questo il messaggio dell’interessante convegno organizzato dal Lions Club di Capo d’Orlando in collaborazione con l’Associazione “TerraMare Nebrodi”, lo scorso 10 marzo presso l’Hotel Ristorante “Capo Nettuno”.
L’espressione coniata attorno al V secolo avanti Cristo da Huangdi Neijing,“Cura con i farmaci, guarisci con i cibi”, ha fatto, a mio avviso, da filo conduttore del convegno organizzato dalla Presidente del Lions Club di Capo d’Orlando, la prof.ssa Maria Rosa Vitanza. Al tavolo dei relatori, il dott. Franco di Maria, neurologo, i chirurghi, dott. Antonio Milici e la dott.ssa Laura Zingale, ed il presidente dell’Associazione “TerraMare Nebrodi” dott. Vincenzo Pruiti.
Da diversi anni si stanno studiando, in maniera approfondita, quali possono essere le vere cause di molte patologie e l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione delle stesse. Mangiare bene, dunque, per stare meglio! “Assolutamente, – ha affermato il dott. Franco di Maria -; la prevenzione di tutte le malattie, da quelle neoplastiche a quelle cerebro-vascolari, diabete, ipertensione (quest’ultime sono l’anticamera dell’ictus e dell’infarto) … passa attraverso la corretta alimentazione basata sulla dieta di tipo mediterraneo. Cinque porzioni di frutta e verdura, l’olio di oliva, i legumi, pochi cibi grassi e soprattutto l’attività fisica. Dobbiamo tenere in considerazione che il nostro organismo non ha bisogno di moltissime calorie. Questo tipo di alimentazione va posta soprattutto ai giovani, ai bambini che spesso fanno pochissima attività fisica; i ragazzi non fanno più i giochi di una volta, giochi di movimento ma stanno ore ed ore seduti. I giovani preferiscono cibi rapidi, merendine, cibi pronti, industriali che sono sicuramente poco salutari”.
Diversi ormai sono gli studi in campo medico che evidenziamo una stretta correlazione fra corretta alimentazione e salute, per esempio lo studioso francese,
il dott. J. Seignalet, parla di “terza medicina” intesa come la terza via, rispetto alla medicina tradizionale e alle cosiddette medicine dolci, in grado di migliorare la qualità della vita e di contribuire a conservare la salute dell’uomo. “Alcune patologie migliorano sicuramente, – ha precisato la dott.ssa Laura Zingale, – riequilibrando l’alimentazione. È ovvio che le patologie croniche non possono guarire totalmente ma la sintomatologia si riduce. Oggi si fa molto uso dei cosiddetti cibi spazzatura (merendine, dolciumi vari …) questi alimenti potrebbero essere sostituiti con delle semplici torte fatte in casa, e con un aumento di consumo di frutta per sostituire l’esigenza di un cibo dolce. Bisogna fare educazione già nelle scuole in modo tale che i bambini comincino ad abituarsi a consumare alimenti sani”.
Alberto Visalli