Domenica all’insegna dell’arte e della cultura quella appena trascorsa a Sant’Agata Militello che l’ha vista ospitare una mostra di quadri molto particolare, accompagnata dalla relativa presentazione, allestita all’interno della suggestiva cornice del castello Gallego. La mostra, dal titolo “Scarti in mostra”, a cura dell’artista santagatese Melina Tricoli, è stata promossa dalla Fondazione Mancuso e realizzata con il patrocinio del comune di Sant’Agata Militello. Le opere d’arte esposte sono state realizzate attraverso l’utilizzo di una metodica innovativa messa in atto dall’artista che prevede l’utilizzo di stoffe per realizzare opere decorative. I vecchi tessuti sono la materia prima delle sue creazioni. La sua arte , definita pittura materica, è molto apprezzata per la sua semplicità, per l’accostamento di colori, ottenuti eventualmente con accortezze personali immergendo le stoffe nell’acqua bollente con delle erbe, e per l’insolita e peculiare tecnica. La Tricoli inaugura un muovo modo diverso di fare arte. “L’arte realizzata con rifiuti deve essere da stimolo affinchè anche la quotidiana pratica del riciclo possa essere percepita non solo come gesto rispettoso dell’ambiente,ma anche come una forma particolare d’arte”. E’ stato questo il messaggio lanciato durante la presentazione della mostra, moderata dal componente del consiglio di amministrazione della fondazione Mancuso, Roberto Mancuso,alla quale erano presenti l’autore del libro “ Il Canepardo, Antonella Papiro, docente accademia di Belle Arti Capo d’Orlando e la stessa artista Melina Tricoli che ha affascinato la numerosa platea con il suo intervento dedicato al suo modo di fare arte con l’utilizzo di vecchie stoffe e accostandole come mosaico. L’artista, nata a San Piero Patti, ma residente a Sant’Agata Militello, ha brevettato la sua tecnica innovativa nel 2012 ottenendo riconoscimenti e premi anche a livello internazionale.
Samanta Pino