Che fine ha fatto il Museo etno-antropologico che, stando alla convenzione stipulata nel 2002 tra il Comune di Sant’Agata Militello e l’Ente Parco dei Nebrodi per la concessione d’uso gratuito di Palazzo Gentile, avrebbe dovuto essere ospitato proprio all’interno di quei locali? Lo chiedono in una interrogazione i consiglieri comunali indipendenti, Rita Fachile e Calogero Carrabotta. I due, ex gruppo Sottile, ricordano come la convenzione prevedesse l’impegno dell’Ente Parco ad ospitare all’interno del Palazzo e collezioni provenienti dal Museo Etno-antropologico dei Nebrodi, di proprietà del Comune.
“A tutt’oggi – scrivono i due consiglieri – le collezioni sono depositate nei locali del piano terra del Castello Gallego, dove versano in precarie condizioni di conservazione”. Per queste ragioni l’interrogazione, rivolta al sindaco ed all’assessore ai beni culturali, mira a sapere se l’amministrazione intenda intraprendere azioni affinché venga rispettato il contratto di comodato d’uso stipulato con l’Ente Parco, intenda procedere alla rescissione del contratto ed alla richiesta degli eventuali danni causati dal mancato adempimento contrattuale, ed infine, se è intenzione dell’amministrazione stessa procedere al restauro dei manufatti etno-antropologici, di proprietà del Comune, al fine di garantirne la conservazione e la fruizione.
Politica
La convenzione per Palazzo Gentile. Che fine ha fatto il museo?
Redazione8 Giugno 2017003.5kShare