I soliti “taluni” che rispuntano all’uopo nelle “veline” di palazzo, utili solo per agitare non nuovi ed impolverati spettri complottistici. Funzionari, stampa, opposizione… Canovaccio già visto per nascondere dietro un dito la luna di una realtà disarmante a 360 gradi, e non solo sul bilancio, in un paese sempre più alla deriva. Tema del giorno, tanto per cambiare, è dunque il bilancio. Ieri mattina al Comune di Sant’Agata Militello si è insediato commissario ad acta, dott. Francesco Riela, nominato dalla Regione Siciliana a causa della mancata approvazione del bilancio di previsione 2017 (scadenza 31 marzo) e del rendiconto 2016 (scadenza 30 aprile). Il funzionario regionale non ha potuto far altro che prendere atto dello stato dei procedimenti, con le proposte ancora ferme all’esame dell’organo di revisione, limitandosi a redigere il verbale di insediamento. Una volta esitate con il parere del collegio dei revisori dei conti, le due proposte potranno passare finalmente al Consiglio Comunale che potrà discuterle, solo dopo il decorso dei tempi tecnici previsti dalla legge per deposito degli atti, fissati in dieci giorni per il bilancio e venti per il conto consuntivo. Il commissariamento del Comune per la mancata approvazione del bilancio di previsione è divenuta, da qualche anno, una vera e propria regola, essendo stato disposto dalla Regione per gli ultimi quattro esercizi finanziari. Nel 2014 fu nominato commissario il dott. Antonio Garofalo, nel 2015 il dott. Vincenzo Lauro, nel 2016 il dott. Girolamo Ganci ed, infine, per l’anno in corso, il Dott. Francesco Riela. Nel frattempo l’ente, in quanto inadempiente, si è dovuto sobbarcare le spese necessarie per l’indennità e le spese spettanti a tutti i commissari, con buona pace dei cittadini che anche con le loro tasse finanziano il bilancio comunale. Andando a guadare nel merito dello schema di bilancio adottato dalla giunta Sottile solo il 9 agosto scorso, emerge che per il futuro la situazione finanziaria non è certamente tra le più rosee, almeno secondo quanto riportato nel lungo ed articolato parere reso sulla proposta dal responsabile dei servizi finanziari, dott.ssa Giuseppina Smiriglia.
Il funzionario comunale ha ritenuto, infatti, di inserire nel proprio parere una serie di osservazioni e criticità con riferimento a diversi aspetti che potrebbero peggiorare la già difficile situazione economica e portare perfino al dissesto finanziario. In primo luogo viene evidenziato che “La previsione di mutui per complessivi Euro 485.000,00 di cui Euro 380.000,00 riferiti a prestiti in parte senza interessi con il Credito Sportivo comporta la necessità di stanziare nei bilanci futuri la quota di rimborso che ovviamente, per il periodo di ammortamento, dovrà essere garantita costituendo comunque indebitamento in contrasto con la necessità di risanamento dell’ente”.
Già lo scorso anno la giunta Sottile aveva inserito in bilancio la previsione di accendere diversi mutui da rimborsare in 15 anni ma il Consiglio Comunale, con un apposito emendamento, stralciò quasi completamente quella previsione. Adesso l’amministrazione ci riprova e ripropone al Consiglio la medesima scelta di indebitamento per quasi 500 mila euro, incurante della precedente decisione del Consiglio e delle osservazione rese dall’area finanziaria. Ma la cosa per più preoccupante, e per certi versi sconcertante, è la mancata copertura nello schema di bilancio adottato dalla giunta dei molti debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive e spese legali di contenzioso segnalati ufficialmente dal responsabile dell’area legale del comune, dott. Antonino Bertolino. La questione è ripresa nel parere allegato alla delibera n. 71/2017 approvata dalla giunta, in cui viene rimarcato che la somma prevista in bilancio “appare comunque insufficiente per la copertura dell’intera massa debitoria rilevata dalle precedenti comunicazioni del Servizio Legale”.
Sul punto, più volte il Consiglio Comunale, anche con appositi atti deliberativi rimasti, però, lettera morta, ha richiesto di attivare le procedure previste per legge per il riconoscimento delle situazioni debitorie. Ma i debiti, in massima parte, continuano a rimanere ben chiusi nei cassetti, fino al punto che diversi creditori si sono recentemente rivolti al TAR ottenendo la nomina di un commissario prefettizio che ha provveduto al pagamento delle spettanze in sostituzione del comune inadempiente e con notevole aggravio di costi e spese per le già sofferenti casse comunali.
Continuando ad esaminare i documenti emerge, inoltre, la possibilità del dissesto finanziario, ipotesi confermata dalla stessa dott.ssa Smiriglia che scrive testualmente: “In assenza di adeguate misure correttive, infatti, per le quali il presente parere rappresenta un’accorato sollecito a tutti i soggetti coinvolti per la loro attuazione, la procedura di cui sopra – con la possibilità di accedere al fondo di rotazione di cui all’art. 243-ter -, potrebbe scongiurare che possa aprirsi inevitabilmente lo scenario del dissesto finanziario, con tutte le negative conseguenze che ne possono discendere”.
Evidentemente, le osservazioni del responsabile del servizio finanziario, le relazione del responsabile dell’aerea legale e i tanti richiami del Consiglio Comunali in merito alla programmazione finanziaria non preoccupano più di tanto il sindaco Sottile che non perde occasione nell’ultimo dei tanti comunicati stampa per parlare di “pretesto per continuare a denigrare l’amministrazione, porre dei paletti all’approvazione del bilancio in Consiglio comunale e costituire un alibi per giustificare un sistematico atteggiamento ostruzionistico che continua a procurare ritardi e danni all’attività amministrativa”. Eppure proprio l’opposizione consiliare, ad onor del vero, in questo mandato amministrativo ha sempre partecipato ed approvato i bilanci dell’ente, al contrario dei consiglieri vicini a Sottile che, in più occasione, già a partire dal lontano 2014, hanno preferito disertare i lavori consiliari o abbandonare l’aula insieme ai componenti della giunta.
Alla fine, però, bisogna fare i conti con la realtà e con gli atti ufficiali che più delle parole di questa o quella parte politica possono aiutare a comprendere l’attuale situazione. E tra gli atti ufficiali figurano anche quelli emessi della Corte dei Conti che ha più volte rilevato la scarsa capacità di riscossione del comune e l’elevata mole di residui attivi.
Nei giorni scorsi sulla “questione bilancio” si è fatto sentire anche il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Scurria, che dopo aver tuonato contro i “colossali ritardi del procedimento non certo imputabili al Consiglio”, ha espresso “notevole preoccupazione per i rilievi sul bilancio formulati dal responsabile dell’area contabile” annunciando, altresì, la richiesta al collegio dei revisori dei conti di “una dettagliata relazione in ordine agli eventuali correttivi che si dovessero rendere necessari rispetto allo schema di bilancio adottato dalla giunta Sottile”. Richiesta che arrivata puntuale nella giornata di ieri ed in cui il presidente Scurria ha richiesto all’organo di revisione di esprimermi in ordine “alla compatibilità della scelta politica di accendere nuovi mutui in relazione all’attuale situazione economico finanziaria dell’ente, sulla documentata insufficienza delle risorse finanziarie destinate al finanziamento dei debiti fuori bilancio e sui correlati danni patrimoniali nonché sulle conseguenze legate ad una eventuale dichiarazione di dissesto finanziario”. Vedremo se e cosa dirà in merito l’organo di revisione insediatosi recentemente, i cui componenti sono stati scelti mediante sorteggio tra oltre cento richiedenti. I tempi per l’approvazione del bilancio non appaiono, comunque, brevissimi, atteso che, allo stato attuale, non risultano trasmesse al Consiglio Comunale nemmeno le proposte relative agli atti propedeutici ed obbligatori per legge da adottarsi prima dell’adozione dello strumento di programmazione economico-finanziaria, quali il programma triennale delle opere pubbliche, il piano delle alienazioni immobiliari e la determinazione del prezzo medio per la cessione delle aree e dei fabbricati da destinare a residenza.
Nel frattempo la ex capitale dei Nebrodi sprofonda, tra l’altro, anche sul campo delle manifestazioni culturali e turistiche, con tutti gli altri centri del circondario che realizzano eventi e iniziative e Sant’Agata che si trasformata nel regno della quiete e della tranquillità in cui già al tramonto domina il silenzio assoluto ed il buio, squarciati solo dalle lodevoli iniziative e dal lavoro quotidiano delle attività e degli imprenditori locali e di qualche volenteroso comitato che a proprie spese realizza qualche attrazione per allietare i pochi vacanzieri presenti (ma di questo ci sarà tempo per scriverne)!