Il presidente del consiglio comunale Antonio Scurria non ci sta e replica alle presunte “bacchettate” del commissario regionale ad acta Francesco Riela chiedendo chiarezza sugli atti contabili allegati al rendiconto 2016 approdato in consiglio comunale lo scorso 21 Settembre. Scurria ha inviato tutta la documentazione per conoscenza alla Procura della Repubblica chiedendo di “accertare eventuali ipotesi di reato, anche in concorso, in relazione alla possibile alterazione e/o falsa rappresentazione dei dati contabili correlati al sistema del bilancio comunale”. Nella seduta convocata il 21 Settembre il civico consesso aveva rinviato il punto chiedendo lumi agli uffici comunali sul reale stato patrimoniale dell’ente. In particolare i consiglieri hanno posto l‘indice sulla necessità che agli atti fossero inseriti anche gli immobili acquisiti al patrimonio pubblico e “sala d’asta” per il pescato a Porto. Successivamente il commissario regionale ad acta ha quindi notificato una nota a tutti i consiglieri raccomandando di non “appesantire” il procedimento oltre i termini “fisiologicamente assegnati dal legislatore” e “bacchettando” il presidente Scurria sull’opportunità di concordare con lo stesso commissario l’adozione degli atti di convocazione. Scurria in risposta alla nota ha quindi inviato gli atti in questione, allegando i faldoni per conoscenza alla Procura. “I ritardi accumulati non possono essere in alcun modo attribuiti ai consiglieri comunali, che hanno ricevuto gli atti il 25 agosto, cinque mesi dopo la scadenza prevista dalla normativa.