Sono complessivamente 12 gli emendamenti al Documento Unico di Programmazione ed al bilancio di previsione 2017/2019 approvato lo scorso 9 agosto dalla giunta. Uno è stato presentato dalla stessa giunta, che ha integrato lo schema con una modifica tecnica riguardante l’allineamento del piano Tari con il bilancio, prevedendo un incremento di spesa di circa 9.800 euro. I consiglieri di opposizione Salvatore Sanna e Giuseppe Ortoleva hanno presentato quattro emendamenti al Dup richiedendo l’integrazione del documento diversi nuovi punti programmatici tra cui “Attuare incisive politiche di riscossione di tutte le entrate comunali e di recupero dei crediti a qualunque titolo vantati dall’Ente, al fine di evitare ogni eventuale ipotesi produttiva di danno erariale e di migliorare la situazione di cassa” e “Razionalizzazione della spesa e prudente programmazione delle risorse finanziarie, anche con riferimento alla riduzione della massa debitoria pregressa, al fine di salvaguardare gli equilibri di bilancio”. Gli emendamenti al bilancio vero e proprio sono stati presentati dai consiglieri di opposizione Befumo, Barbuzza e Gumina che, “a fini di tutela dei futuri equilibri di bilancio, che potrebbero risultare compromessi”,hanno completamente stralciato la previsione di accendere nuovi mutui per una somma di € 485.000,00.Inoltre, sono state incrementate le previsioni di spesa per i debiti fuori bilancio per € 94.000,00, eliminata la previsione di applicazione dell’avanzo di amministrazione derivante dai proventi contravvenzionali per € 54.000,00, proponendo di destinane le somme, mediante apposita variazione alla realizzazione di segnaletica stradale e manutenzione delle strade, inserite le somme per la lotta al randagismo per € 3.500,00, data copertura con l’avanzo di amministrazione vincolato e con risorse correnti agli interventi per la viabilità (€ 105.000,00), al completamento dell’ex OMNI (€ 50.000,00) ed allo studio geologico relativo al progetto per la realizzazione di alloggi per giovani coppie in contrada Telegrafo (€ 10.000,00). “La scelta di incrementare ulteriormente il livello di indebitamento dell’Ente mediante l’accensione di nuovi mutui, da restituire nei prossimi 10-15 anni, risulta sostanzialmente incompatibile con l’attuale situazione economico-finanziaria dell’Ente nonché con il noto principio contabile della prudenza” – sostengono i consiglieri firmatari degli emendamenti – con “le opere pubbliche possono essere realizzate mediante fondi regionali o statali, cosi come avviene in tutti i comuni che programmano in maniera efficiente ed efficace”.