Banner Filetto

Risultato lusinghiero di “Alleanza per la Sicilia”. Disfatta per il Pd del gruppo Sottile

La Sicilia volta dunque pagina! La “sciagura” dei cinque anni di governo Crocetta è finalmente alle spalle. Nello Musumeci riporta il centrodestra al Palazzo D’Orleans sospinto dal 39,8% delle preferenze, pari a 830.821 voti. Sant’Agata Militello ed i Nebrodi, in tal senso, non si sono sottratti al trend generale, attribuendo al presidente eletto una quota importante di consensi, ponendo Musumeci e la sua coalizione in netta superiorità di consensi rispetto sia al “grillismo”, che sui Nebrodi conferma il proprio scarso appeal, sia al centrosinistra, la cui bocciatura è sonora e pesantissima.
Risultati deludenti per il Partito Democratico della Provincia di Messina un po’ in ogni comune. A Sant’Agata, in particolare, il Pd, è risultato “asfaltato” con appena 712 voti di lista nelle 15 sezioni e sole 591 preferenze  complessive espresse per i suoi candidati. Di queste appena 401 sono andate al leader indiscusso del Partito Democratico messinese, il brolese Giuseppe Laccoto, “dominus” politico dell’ultimo congresso provinciale di partito. Laccoto è rimasto clamorosamente fuori dall’assemblea regionale in cui sedeva addirittura dal 2006.  Una vera e propria “scoppola” per Sottile&Co. e l’amministrazione comunale che ha avuto in questi anni proprio nel Pd, corrente Laccoto, la sua principale forza politica di supporto. Nelle sezioni santagatesi 149 sono state invece le preferenze per il messinese Francesco De Domenico, cui è stato attribuito l’unico seggio messinese del PD. Per il partito di Renzi non è andata certo meglio negli altri comuni del comprensorio, basti pensare agli appena 158 voti di Torrenova o ai 257 di Santo Stefano di Camastra.
A Sant’Agata il centrodestra tiene botta alla grande. Lusinghiero il risultato personale di Antonio Ortoleva che ottiene 1195 preferenze a Sant’Agata e buoni riscontri sui Nebrodi totalizzando complessivamente 3075 voti. E’ mancata la ciliegina sulla torta dell’elezione all’Ars (l’unico seggio di “Alleanza per la Sicilia” è andato a Antonino Catalfamo con 4238) ma il risultato della lista  trainata dal Senatore Bruno Mancuso, primo tra i big di Alternativa Popolare ad optare per una scelta di coerenza schierandosi a fianco di Musumeci, non può essere offuscato. Bene anche Forza Italia che anche a Sant’Agata conferma i propri capisaldi con 1370 voti di lista , dietro ad “Alternativa per la Sicila” (1411) e davanti ai 5stelle (1108). Niente da fare per Pdr-Sicilia Futura che pure a Sant’Agata  e sui Nebrodi aveva ottimi supporter del candidato Giuseppe Picciolo, anch’egli tra gli esclusi eccellenti della coalizione di centro sinistra.

error: Questo contenuto è protetto !!