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Inquinamento ambientale. Frantoio sotto sequestro ed una denuncia

I Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello congiuntamente ai colleghi del Nucleo Operativo Ecologico di Catania e collaborati da personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (A.R.P.A.), hanno avviato una serie di controlli su oleifici e frantoi oleari dell’area nebroidea. Tale attività si inquadra nell’ambito di una programmata campagna nazionale di controllo nel settore dell’Agricoltura Biologica.  Nei giorni scorsi i  Carabinieri di San Salvatore di Fitalia, in stretta collaborazione con personale specializzato del N.O.E. di Catania, coadiuvati dall’A.R.P.A. di Messina, a seguito di un controllo ad un frantoio, hanno accertato lo sversamento illecito degli scarichi di acque reflue industriali derivanti dalla frangitura delle olive nei terreni circostanti alla propria sede operativa. I militari, sentita la competente Autorità Giudiziaria, hanno proceduto all’immediato sequestro preventivo dell’attività, accertato che lo sversamento incontrollato delle acque ha determinato serio pericolo di contaminazione delle falde acquifere superficiali. Nel contesto di tali attività, veniva deferito in stato di libertà, G.C.S. 53enne filatese, resosi responsabile del reato di inquinamento ambientale. L’’Arma, ha posto l’attenzione al diffuso fenomeno del scorretto smaltimento delle acque industriali derivanti dalla frangitura delle olive, fenomeno che è stato per secoli sottovalutato a causa dell’esistenza di un gran numero di piccoli impianti, ben dispersi nelle campagne. La progressiva industrializzazione dell’attività oleicola ha determinato, negli organi di controllo, l’esigenza di porre particolare attenzione all’impatto ambientale che deriva proprio dallo sversamento delle acque reflue industriali.

 

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