“Non può esistere una lettura univoca della realtà in quanto essa dipende dagli occhiali che indossiamo per comprenderla. I mezzi di informazione sono questi occhiali”. E’ con questa riflessione di Papa Francesco che il vescovo della Diocesi di Patti, mons. Guglielmo Giombanco, ha esordito nel suo intervento in occasione dell’evento formativo per giornalisti dal titolo “ Notizie false e giornalismo di pace “che ha avuto luogo ieri pomeriggio presso l’auditorium “Sacro Cuore” a Sant’Agata Militello.
“E’ necessario un invito alla responsabilità ,alla presa di coscienza del ruolo dei mezzi di informazione di fronte alla costituzione di un’opinione pubblica su questioni importanti – ha dichiarato mons. Giombanco- Io ritengo che il ruolo, la scelta di un giornalista è collegata ad una scelta di alta responsabilità che coinvolge la coscienza e la dignità della persona. Il papa nel suo messaggio usava la metafora della macina da mulino che mi si ferma ,ma che può ricevere da chi è incaricato, grano o zizzania. L’appello alla produzione responsabile di buone notizie significa chiedersi se l’informazione prodotta genera frutto di grano, prevalente del bene comune o zizzania, prevalente del profitto del male. Gli operatori culturali e dei mezzi di comunicazione sociale hanno responsabilità nel campo dell’ educazione e della formazione, è loro compito porsi al servizio della verità e non di interessi particolari. I mezzi di comunicazione non solo informano, ma formano lo spirito dei loro destinatari dando apporto notevole nell’ educazione dei giovani. Secondo papa Francesco, un giornalismo di pace deve guardare la realtà dal basso aldilà di possibili letture ideologiche”. Durante l’incontro, proposto dalla Unione cattolica della Stampa italiana di Patti, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Patti, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e svoltosi presso l’auditorium “Sacro Cuore” a Sant’Agata Militello, sono intervenuti anche ”Don Pasquale Buscemi, docente di Teologia Morale presso la Facoltà Teologica di Sicilia-Studio San Paolo di Catania, che si è soffermato sul “Dovere della verità: risvolti e prospettive etiche”, il giornalista Francesco Scalia ha approfondito il tema “Le bufale in Rete e la deontologia dei giornalisti”, quindi il giornalista , nonchè, presidente del Consiglio di disciplina territoriale Peppino Vecchio ha relazionato in merito a “Le regole del buon giornalismo oltre le carte deontologiche” e il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Santino Franchina che ha parlato del “Rispetto del Testo unico dei doveri del giornalista”. Ha moderato il corso di formazione il giornalista Sergio Granata, direttore responsabile di Antenna del Mediterraneo. Al termine dell’evento, Santa Messa presieduta dal vescovo Giombanco in onore del patrono dei giornalisti San Francesco di Sales.
Samanta Pino