I Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due dipendenti di un discount, G.F. 36enne e V.C. 30enne entrambi di Sant’Agata di Militello, per furto aggravato in concorso commesso ai danni del punto vendita. L’arresto giunge a culmine di una complessa attività info-investigativa posta in essere dalla Stazione Carabinieri Sant’Agata di Militello, che, nei giorni precedenti, aveva appreso di alcuni furti di merce esposta per la vendita o custodita nei depositi del citato esercizio commerciale. I prolungati servizi di osservazione condotti dai carabinieri nei pressi del supermercato, hanno avuto risultati nel pomeriggio di ieri, quando, i due soggetti sono stati sorpresi, nell’atto di sottrarre e caricare sulle proprie auto private ingenti quantità di derrate alimentari. Stupore ha destato il fatto che i militari operanti hanno accertato che i due malfattori fermati non siano dei semplici avventori, bensì dipendenti del supermercato.
Le indagini svolte dai militari, supportate anche dalla visione delle immagini acquisite dal sistema di video sorveglianza del punto vendita, hanno permesso di ricostruire il “modus operandi” utilizzato dai soggetti tratti in arresto. Infatti, i due prelevavano quotidianamente generi alimentari dagli scaffali e dai depositi, li riponevano in un borsone che custodivano nell’area personale, sino alla fine del turno, momento nel quale, verificate le condizioni ambientali, con destrezza ed aprofittando dell’imbrunire, portavano via il bottino. Si è anche accertato che, in alcune circostanze, la refurtiva veniva avvolta nei grembiuli di servizio e trafugata in diverse tranches. Nel corso del servizio, a seguito di perquisizione domiciliare, presso l’abitazione di uno degli arrestati sono stati rinvenuti altri prodotti alimentari asportati, in tempi diversi, dal Discount. La refurtiva sequestrata, quantificata in quasi 3.000 € è stata immediatamente restituita al responsabile dell’esercizio commerciale. Dell’avvenuto arresto ne è stata data comunicazione al Pubblico Ministero di Turno presso la Procura della Repubblica di Patti che ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e del rito per direttissima.