Dovrà scontare la pena di 10 anni e 6 mesi di reclusione Francesca Picilli, condannata dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria per l’omicidio preterintenzionale di Benedetto Vinci, morto nel marzo 2012 in seguito alla coltellata che la ragazza gli diede una decina di giorni prima del decesso nell’abitazione del giovane. Il rinvio degli atti alla Corte calabrese era stato deciso dalla Cassazione cui la difesa della ragazza si era rivolta per il riconoscimento delle attenuanti generiche ora concesse. La pena inflitta in appello originariamente era di 14 anni rispetto ai 18 del primo grado. Francesca Picilli era difesa dall’avvocato Nino Favazzo di Messina mentre la famiglia di Benedetto Vinci, costituita parte civile, era difesa dagli avvocati Giuseppe Mancuso ed Alessandro Nespola e rappresentata in udienza alla Corte d’appello di Reggio Calabria dall’avvocato Salvatore Mancuso.