“Iniziative ed eventi di grande risalto per Sant’Agata, che hanno suscitato grande apprezzamento da parte di cittadini, giovani e imprenditori locali, richiamando migliaia di visitatori, risultano evidentemente indigeste all’opposizione consiliare”. Così l’assessore alle attività culturali di Sant’Agata Militello Antonio Scurria, replica all’interrogazione presentata dal gruppo di opposizione consiliare che ha puntato l’indice sulle recenti iniziative di grande richiamo e consenso.
Nell’atto ispettivo, la minoranza ha chiesto lumi sul finanziamento regionale ed i costi, sia per quanto riguarda la manifestazione denominata “San Martino”, prevista per il 10 e 11 novembre, sia per quella denominata “Curtigghiu”. Nel dettaglio, l’interrogazione mira a conoscere la natura e l’origine del finanziamento regionale, con relativo importo, per la realizzazione dell’evento “Le notti di San Martino”; se l’ente destinatario del finanziamento è il Comune di Sant’Agata di Militello o il Parco dei Nebrodi e la Società Eurofiera; se per la realizzazione della manifestazione sono previsti coofinanziamento o spese a carico del bilancio comunale; chi è stato, o chi sono stati, i finanziatori dell’evento “Curtigghiu” del 20, 21 e 22 settembre, ed i costi sostenuti per la realizzazione; se le spese programmate con il bilancio comunale specie quelle per le attività ricreative socio culturali sono compatibili con l’attuale stato di Comune che ha fatto ricorso al piano di rientro finanziario pluriennale.
Nella sua risposta l’assessore Scurria ha quindi assicurato come l’opposizione abbia già ottenuto “tutta la documentazione tecnica relativa a “Curtigghiu” persino permessi, autorizzazioni, collaudo del palco e tutti gli atti in possesso del Comune. Forse – conclude sarcasticamente Scurria – gli attuali consiglieri di minoranza hanno nostalgia di un quinquennio di strade buie e deserte o di manifestazioni deludenti, per non parlare della grottesca inaugurazione del teatro Aurora, con tanto di parroco e banda musicale, per una struttura inagibile ed ancora oggi chiusa al pubblico, su disposizione della Questura e dei Vigili del Fuoco”.