Si è svolta alcune settimane addietro, poco prima delle festività natalizie, la giornata conclusiva di una lodevole iniziativa che ha visto coinvolti gli studenti del liceo Sciascia-Fermi di Sant’Agata Militello dedicata alla battaglia sociale e civile contro la violenza sulle donne. Un’iniziativa che parte dalla scuola, il dal luogo per eccellenza della socializzazione, dell’incontro, del confronto e, soprattutto, della formazione dal titolo “SCIASCIA, FERMI con le mani”, ideata dall’istituto diretto da Maria Larissa Bollaci in occasione della recente giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Protagonisti indiscussi della manifestazione gli studenti che, con i loro
progetti e i loro contributi, sono riusciti ad entrare nelle coscienze di tutti i presenti riuscendo a realizzare un quadro perfetto di questo importante, delicato e serio fenomeno della violenza sulle donne, una violenza per molto tempo ritenuta socialmente accettabile, solo perché nella maggior parte dei casi accettata, e quindi
invisibile.
Gli studenti hanno dato vita a performance eccellenti, pieni di pathos,
capaci di incantare e talvolta commuovere il vasto pubblico in sala. Dall’interpretazione di “ Lascia che io pianga” al brano della Mannoia “Quello che le donne non dicono”, a cura di Rita Maimone. Quindi, l’interpretazione del brano musicale Vietato Morire, a cura di Ilenia Cracò e la messa in scena del famoso dialogo di Paola Cortellesi sulla violenza dal titolo” Mi chiamo Valentina e credo nell’amore” eseguito da Ilenia Cracò e Moreno, nonché l’ intensa interpretazione della poesia di Alda Merini “Il regno delle donne”, a cura di Giulia Brambilla con l’accompagnamento di violino Giulia Ferrarolo. Tutti gli elaborati realizzati dagli studenti, come anche i contributi video presentati, hanno messo in luce tutti gli aspetti legati al tema della violenza. Quella che non si limita al male fisico, ma va oltre e tocca l’anima e che si traduce in stalking ossessivo, mobbing complimenti spinti e tante altre azioni che spesso possono ferire più delle azioni.
Particolarmente interessanti anche il monologo della Cortellesi ,dal titolo ”Le Parole”, interpretato da Giada Vadalà e l’interpretazione de “La Violenza” a cura degli studenti Carbonetto, Latino e Gaglione. A seguire,
l’emozionante esibizione del brano “ Quando finisce un amore” di Cocciante. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, gli studenti, coordinati dalle insegnanti Cettina Fogliani, Carla Magazzù e
Flavia Machì, hanno quindi arredato a tema un angolo dell’istituto dove, tra gli altri simboli, a far da padrona, c’era l’ormai nota “panchina rossa”, simbolo di sensibilizzazione adottato a livello nazionale contro la violenza sulle donne. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso, dell’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Pulejo, del commissario di Polizia di Sant’Agata Militello Cettina Pirrotti e del preside della scuola media Cesareo Tarciso Maugeri.
Samanta Pino