In questi giorni, sulle cronache locali e per le vie cittadine, non si fa che parlare dell’ormai imminente riapertura del lungomare crollato di Sant’Agata Militello. Le foto dei lavori ormai quasi ultimati, con grande maestria e puntualità da parte dell’impresa Ricciardello Costruzioni, con il manto d’asfalto fresco di posa, riempiono internet e social network, termometro di un’attesa che per la comunità santagatese è durata tanto, davvero troppo.
Dal 22 ottobre 2014, la sera del crollo del primo breve tratto antistante villa Bianco ad oggi sono trascorsi ben 1550 giorni, poco più che 51 mesi per tornare a rendere fruibile un’arteria di straordinaria importanza per la viabilità cittadina e soprattutto riappropriarsi del prezioso fronte mare. Più volte da queste colonne abbiamo raccontato di come la storia del lungomare fosse l’emblema dell’inerzia e dei ritardi che hanno contraddistinto gli ultimi anni santagatesi.
Dall’autunno 2014, infatti, ripetuti crolli, provocati dalle violente mareggiate, hanno ridotto quel tratto di lungomare un cumulo di macerie. I ritardi accumulati, tra passerelle ed affacci sulla banchina, ne hanno quindi inevitabilmente peggiorato la situazione. A febbraio 2017, a salvaguardia di quel che rimaneva di fronte la caserma dei Carabinieri, l’apposizione dei massi di protezione, intervento di somma urgenza i cui fondi furono prelevati dalle comunque già esigue risorse (2.200.000 euro del Patto per il Sud). Tra mobilitazioni, solleciti, sit-in ed un consiglio comunale straordinario aperto, si è quindi dovuto aspettare agosto 2017 per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto all’impresa di Brolo per un importo di 1.604.000,00 euro a base d’asta. Una storia che oggi per fortuna volge al termine. Per Sant’Agata Militello e la sua comunità è finalmente giunta l’ora di riappropriarsi del lungomare.