Banner Filetto

Da Sant’Agata un forte messaggio di pace dell’Associazione Cattolica della Diocesi

Il Palasport Mangano ha ospitato domenica la “Giornata della pace”, organizzata dall’Azione Cattolica Ragazzi della diocesi di Patti e che, comunque, coinvolgerà tutta l’associazione guidata dal presidente Nino Faraci. L’evento è iniziato alle ore 8:30 con la marcia della pace per le vie cittadine  e si è concluso alle 16.Presente il Vescovo di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco, che ha officiato la messa nella struttura sportiva, Il tema è stato “La pace è servita”; a partire dal messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Pace dell’1 gennaio, dal titolo “La buona politica è al servizio della pace”.

L’Azione  Cattolica ha infatti voluto farsi portavoce di un messaggio di pace, che attraversi il tempo e lo spazio e proclami l’inutilità della guerra. “Lo slogan scelto per quest’anno, appunto “La pace è servita”, – sottolinea il responsabile diocesano dell’Acr, Alessandro Princiotta, – ci sollecita a riflettere sulla libertà, la dignità e l’autonomia personale ed economica come vie verso la costruzione della pace. In un tempo in cui il valore di ciò che acquistiamo e mangiamo non sempre corrisponde al valore reale dei prodotti e al lavoro necessario per portarli nelle nostre tavole, l’Azione Cattolica, in linea con il cammino annuale, vuole mettere al centro il valore del cibo e la dignità delle persone e dei lavoratori che impiegano i propri sforzi per produrlo, soprattutto in paesi che vivono ancora oggi la fame e nei quali le condizioni economiche e sociali sono più difficili”. “In questo contesto – gli fa eco l’assistente diocesano dell’Acr, don Fabrizio Terrasi, – la politica assume certamente un ruolo cruciale. Lo stesso Papa Francesco ha più volte richiamato l’esigenza di una buona politica, una politica con la “P” maiuscola che sia in grado di dare risposte inedite ed efficaci, all’altezza delle sfide che il contemporaneo ci propone”. Per l’Azione Cattolica gennaio è il “mese della pace”, che, appunto, culminerà nella giornata del 27. I gruppi parrocchiali hanno realizzato cartelloni, agli stessi è stato anche proposto di “interrogarsi” su quale tipo di “fame” si soffre in uno dei quattro seguenti ambiti: immigrazione, bullismo, adulti, social network (ad esempio: nel bullismo si può vivere la “fame” di sentirsi grandi; nel social network si può vivere la “fame” di relazioni). Partendo da questo interrogativo, ogni gruppo parrocchiale Acr ha preparato un progetto-ricetta per saziare la fame di uno di questi ambiti (ad es. per i “social network” il progetto potrebbe essere una gita o un incontro di fraternità per saziare la fame di relazioni). Il progetto elaborato è stato rappresentato dal gruppo sotto forma di “ricetta” (o, quantomeno, sotto forma di elenco di ingredienti”) ed è stato consegnato , al termine la ricetta migliore è stata premiata.

Francesca Alascia
error: Questo contenuto è protetto !!