Uno studio dentistico è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri in esecuzione di un decreto di perquisizione, emesso dalla Procura della Repubblica di Patti. Denunciate due persone, un odontotecnico ed un medico di base, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di “abusivo esercizio di una professione” ed hanno sequestrato lo studio e le attrezzature mediche. I Carabinieri della Stazione di Rocca di Capri Leone, nel corso dei servizi di controllo del territorio, avevano osservato, in un studio medico del paese, un flusso eccessivo di persone, non giustificato dagli orari e dai giorni ed hanno, pertanto, svolto mirate attività informative raccogliendo elementi e testimonianze in ordine alla presenza di un’attività di medicina odontoiatrica svolta presso quello studio non da un dentista ma da un odontotecnico. Gli elementi acquisiti hanno portato l’Autorità Giudiziaria di Patti ad emettere un decreto di perquisizione dello studio medico che è stato eseguito nel pomeriggio di sabato ed ha consentito di cogliere in flagranza di reato l’odontotecnico mentre esercitava la professione medica senza avere i titoli richiesti: laurea, abilitazione e diploma di specializzazione in campo odontoiatrico.
Allo studio medico sono stati , pertanto, apposti i sigilli e le attrezzature sanitarie sono state sequestrate. L’odontotecnico è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Patti per il reato di “Abusivo esercizio di una professione” in concorso con il medico di base titolare dello studio presso il quale l’odontotecnico riceveva i pazienti.